Alessandro Gnocchi, unico rappresentante del Movimento nel comune veneto, è accusato di avere proposto la compagna e due funzionarie della Provincia per l'Ente Parco Naturale e Regionale del Sile. Il gruppo 5 Stelle lo invita a fare un passo indietro altrimenti ci sarà "l'espulsione via web"
Rischia l’espulsione dal Movimento 5 Stelle di Treviso, a meno che non “firmi le dimissioni in bianco”, per avere proposto due colleghi e la fidanzata all’Ente Parco Naturale e Regionale del Sile. Alessandro Gnocchi, ex candidato sindaco del movimento di Grillo alle ultime comunali e unico consigliere M5S nel comune veneto, ha scatenato le polemiche all’interno del Movimento cittadino che ha anche rimosso la sua immagine dal profilo facebook.
“Il Movimento 5 Stelle Treviso – si legge sul social network – si dissocia dalla scelta che il consigliere comunale Alessandro Gnocchi ha fatto per le candidature all’Ente Parco Naturale e Regionale del Sile nelle persone di Vania Agostinetto, Caterina Gemma e Enrica De Luchi, tutte funzionarie della Provincia di Treviso, l’ultima anche fidanzata del consigliere. Il Movimento 5 Stelle – prosegue – è sempre stato contro i nepotismi, clientelismi e poltronifici. Avremmo preferito candidati altrettanto qualificati ma non così vicini al punto di essere colleghi del consigliere. Queste scelte possono far emergere il sospetto che siano favoritismi nei confronti di persone amiche”.
Ma Gnocchi, come riporta la Tribuna di Treviso, non intende fare un passo indietro. “Perché devo chiedere scusa? – ha detto – Ho selezionato i curricula più adatti per l’ente Parco del Sile. Sono in buona fede”. Controbatte però al consigliere David Borrelli , ex consigliere comunale M5S. “Gnocchi a questo punto non deve chiedere solo scusa al movimento – ha spiegato – dato che la maggioranza del gruppo trevigiano lo vuole ormai comunque dimissionario: per cercare di restare ancora nostro rappresentante ai Trecento deve firmare le dimissioni in bianco, che gli concederanno sei mesi di “prova””. E profila per Gnocchi un’espulsione via web: ” Tutto questo lo deve accettare entro la fine di agosto, altrimenti da settembre farà la fine di gente come Adele Gambaro: via web ne proporremo l’espulsione dal movimento. E comunque non potrà più usare il nostro simbolo”.