Tre persone sono state travolte all’alba da una valanga sul versante francese del Monte Bianco nei pressi del Mont Blanc du Tacul. Due alpiniste italiane di 37 e 41 anni sono morte mentre la terza vittima “si trova in rianimazione in stato grave”. Secondo fonti del Centro nazionale soccorso alpino, il ferito è una guida di Courmayeur che stava accompagnando le due donne in un’escursione. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale di Annecy.

Sul luogo dell’incidente, sulla Via Normale francese di salita al Monte Bianco, sono intervenute una trentina di persone tra uomini della gendarmeria di Chamonix, guide alpine e pompieri. Le attività di soccorso sono state ostacolate dal pericolo di caduta di ulteriori valanghe e seracchi. A causare la sciagura è stata  la caduta di blocchi di ghiaccio, che ha coinvolto un gruppo di sei persone, tre delle quali sono rimaste sepolte dalla valanga.

“I tre alpinisti sepolti sono stati inghiottiti in un crepaccio“, spiegano i gendarmi al quotidiano locale Le Dauphiné Liberé, sottolineando che “è un punto molto frequentato in questo periodo dell’anno. C’erano almeno 40 persone in scalata al momento dell’incidente”. L’area, aggiungono, “è ancora molto instabile, abbiamo dovuto limitare il numero di soccorritori inviati”.

Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo aveva lasciato verso le due del mattino il rifugio dei Cosmiques, a 3.600 metri di altitudine, per proseguire la salita sulla parete del Tacul. Qui, è stato travolto dalla valanga, all’altezza dei seracchi. Solo nelle prime ore del mattino è stato possibile raggiungere il luogo della tragedia con un elicottero, a causa delle difficili condizioni meteo.

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