Dimissioni del Presidente della Repubblica. La reazione più dura alla nota del Quirinale che non chiude la porta alla concessione della grazia per il Cavaliere, arriva dal blog di Beppe Grillo: “Se Berlusconi sarà salvato,moriranno le istituzioni. Napolitano uscirà di scena nel peggiore dei modi. Il mio consiglio è che rassegni ora le dimissioni. Il M5S non resterà a guardare, questo è certo. Prepariamoci all’autunno”. Un post pubblicato poche ore dopo la comunicazione da parte del Colle, accompagnato da un fotomontaggio con il comico che compare nel celebre scatto delle proteste contro i carri armati in Piazza Tienanmen nel 1989.
Una richiesta già avanzata nei giorni scorsi proprio dal blog del leader del Movimento 5 Stelle e sostenuta ieri dal senatore Mario Giarrusso. Impeachment, la procedura invocata da quest’ultimo su Facebook: “Se Napolitano dà la grazia”, aveva scritto, “chiederemo la messa in stato d’accusa per attacco alla costituzione”. Una posizione condivisa da Beppe Grillo: “Chi state proteggendo? Dico a voi, nelle istituzioni, nel governo, nei partiti, oltre a voi stessi. Di sicuro non l’Italia. Un condannato per frode fiscale non può essere interlocutore della presidenza della Repubblica e del presidente del Consiglio, anche se Napolitano e Letta Nipote devono a lui l’elezione. Di quante divisioni dispone Berlusconi? Quanti pennivendoli ha a libro paga? Quanti parlamentari del pdmenoelle sono ai suoi ordini, oltre ai suoi impiegati, perché altro non sono, fatti eleggere nel pdl? Quante televisioni possiede? Quante persone possono essere ricattate da quest’uomo?
Un no alla clemenza senza condizioni: “La grazia, la si chiami come si vuole: agibilità politica o clemenza non gli può essere concessa. L’Italia è una repubblica parlamentare, il popolo dovrebbe essere sovrano, ma non conta nulla. Chi state proteggendo insieme a Berlusconi? Quali poteri economici? Il vostro pericolante futuro, le vostre sconfitte, i corrotti? Avete ridotto il Paese a un deserto economico e sociale e vi aggrappate a un delinquente per sopravvivere. Non vi fate almeno un po’ schifo? Non dite una parola di sostegno al giudice Esposito attaccato dal partito del Padrone e dai suoi giornali?”.