Un sottomarino indiano INS Sindhurakshak è esploso la scorsa notte nel porto di Mumbai, dove era ormeggiato. In seguito all’esplosione e all’incendio che ne è derivato, 18 marinai sono intrappolati a bordo del mezzo. E secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa, potrebbero essere tutti morti.
Secondo la tv “all news” Cnn-Ibn, “tutti i 18 membri dell’equipaggio del sottomarino sono morti“, mentre in un primo momento i media avevano riferito che alcuni di essi erano riusciti a mettersi in salvo, pur feriti. Da parte sua il ministro della Difesa indiano, AK Antony, che ha annunciato di volersi recare a Mumbai, ha confermato la morte di “marinai nell’incidente del sottomarino” senza però fornire il loro numero. Sommozzatori della Marina sono in azione da ore attorno al relitto dell’unità semiaffondata, ma senza per il momento essere riusciti a penetrare all’interno.
Si indaga, in tanto, anche sulle cause della tragedia. La Marina indiana ha aperto un’inchiesta sull’esplosione del sottomarino militare INS Sindhurakshak, della classe Kilo, che dopo l’incidente è praticamente affondato. Lo riferisce l’agenzia di stampa Pti. Testimoni oculari hanno riferito che il sottomarino è adagiato sul fondo marino del porto, con solo una parte visibile in superficie. Ed è giallo sulle condizioni del sottomarino, che, si apprende, era stato oggetto di recente di alcune riparazioni da parte di una società russa. Dalla Russia, però, arrivano rassicurazioni sullo stato del mezzo. Un portavoce della società Zviezdotchka ha affermato che l’unità era “operativa”: “Gli ingegneri dei cantieri navali Zviezdotchka avevano risolto tutti i problemi”, ha spiegato il il portavoce, aggiungendo che “alcune osservazioni” erano state fatte durante un’ispezione di esperti al porto di Severodvinsk nel mare di Barens. “Ma al momento della firma dell’atto di consegna (del sottomarino INS Shindhurakshak, ndr) all’India, non è stato avanzato alcun reclamo”, ha aggiunto il responsabile russo.