Medicine usate come droghe, da parte di giovani e giovanissimi che riescono a ottenerle nei modi più diversi. L’avvertimento arriva dall’ente di controllo della qualità della sanità britannica, che sottolinea come, negli ultimi sei anni, le prescrizioni mediche per alcune sostanze “controllate” – come vengono definite in ambiente medico anglosassone – siano aumentate del 50%. Il timore, appunto, che queste prescrizioni, talvolta, nascondano un utilizzo improprio da parte dei ragazzi. “Gli operatori sanitari dovrebbero stare molto attenti, perché queste sostanze possono andare incontro a un errato utilizzo”, fa sapere l’ente con un report pubblicato il 13 agosto. E a finire sul banco degli imputati, questa volta, soprattutto le medicine utilizzate per l’Adhd, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, una condizione sempre più spesso diagnosticata a bambini in tenera età, ai quali, non senza polemiche, vengono prescritti questi farmaci. Il metilfenidato, il principio attivo principale, stimola il cervello e, secondo la stampa britannica ma anche secondo molti osservatori sanitari, sempre più spesso viene ricercato dagli adolescenti che vogliono incrementare – e alterare – le proprie capacità cognitive. “Siamo consapevoli, come scrive la stampa e la letteratura scientifica, che il metilfenidato viene utilizzato sempre più come una droga ‘smart’. Ma gli effetti a lungo tempo di questo utilizzo sono ancora ignoti”, ha precisato l’ente di controllo.
L’aumento delle prescrizioni da parte degli operatori sanitari pubblici e degli specialisti privati, così, dovrebbe mettere in allarme il personale medico, dice l’ente, perché potrebbe nascondere un “utilizzo deviato”. Nel 2007, nel Regno Unito, erano state emesse 420mila ricette di questi medicinali, mentre nel 2012 ne sono state emesse 657mila, una crescita del 56% in sei anni, dell’11% addirittura fra il 2011 e l’anno scorso. La Care quality commission (Cqc) comunque sottolinea: “Certo, sappiamo che dietro questo aumento c’è una crescita del numero delle diagnosi e delle cure prescritte”, ma bisogna stare comunque attenti, suggerisce l’ente. Come a dire, probabilmente c’è anche dell’altro e, spesso, le prescrizioni mediche nascondono una realtà sotterranea ma sempre più diffusa. Alcune ricerche nel Regno Unito, infatti, stimano che almeno uno studente su dieci, nel Paese, abbia fatto ricorso almeno una volta a droghe in grado di aumentare le capacità cognitive. La stampa britannica riporta spesso di casi di giovani e giovanissimi sorpresi da genitori e insegnanti ad assumere, per via nasale, pastiglie frantumate, spesso comprate da siti Internet con base in Paesi asiatici o dell’America Latina e ricevute tramite la posta ordinaria.
Il metilfenidato, che spesso viene scambiato per una anfetamina sia per la sua composizione chimica che per gli effetti che causa, oltre che per il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, viene usato anche per trattare le conseguenze dei traumi cranici, condizioni patologiche come la narcolessia e come la sempre più diffusa sindrome da affaticamento cronico. Negli Stati Uniti viene venduto principalmente come Ritalin, ma tante altre medicine contengono questo principio attivo, come la Ritalina, il Concerta, il Metadate, il Merhylin e il Rubifen. In Italia si cominciò a vendere il Ritalin, proprio con questo nome, nel 2007, chiaramente solo con presentazione di una ricetta medica. Il disturbo Adhd – di cui qualcuno però mette in dubbio persino la reale esistenza – viene di solito diagnosticato a bambini fra tre e sette anni di età e, secondo le stime, interesserebbe fra il 2 e il 5% della popolazione in età scolastica.