In Nord Europa sono realtà ormai consolidate. Ora arrivano anche in Italia, dove tra giugno e settembre, si tengono numerosi seminari sui 'gender studies'. Dalla scuola organizzata dalla Società italiana delle storiche a Firenze a quella di Viterbo organizzata da BeFree
D’estate c’è anche chi decide di dedicare parte delle vacanze allo studio delle nuove teorie e tendenze in fatto di genere, donne e femminismo. Una pratica in voga non soltanto all’estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni e nell’Europa del nord, ma anche in Italia, dove tra giugno e settembre prendono il via le scuole estive di genere. Si tratta di incontri residenziali che prevedono la possibilità di borse di studio che coprono le spese di iscrizione, vitto e alloggio.
FIRENZE, SCUOLA ESTIVA DELLA SOCIETA’ ITALIANA DELLE STORICHE – Dal 28 agosto all’1 settembre, a Firenze, ci sarà la settimana organizzata dalla Società italiana delle storiche scuola-estiva dedicata alla maternità che verrà declinata secondo vari aspetti. Prestando particolare attenzione alla sua costruzione storica, si discuterà, attraverso lezioni e seminari, della rappresentazione mediatica che ne viene fatta attraverso i blog delle mamme, dell’eredità degli anni Settanta, del suo rifiuto, delle nuove forme contemporanee di genitorialità.
VITERBO, SCUOLA ESTIVA BEFREE – Quasi in contemporanea, dal 30 agosto al 4 settembre, è in programma la scuola estiva della Cooperativa sociale contro la tratta, la violenza e le discriminazioni Befree che quest’anno si terrà vicino a Viterbo. Durante la settimana di studio si alterneranno lezioni, tavole rotonde, proiezioni di video e spettacoli teatrali che seguiranno il tema “Seduzioni d’amore. Per una narrazione non convenzionale della violenza contro le donne”. Si discuterà di femminicidio, cura e riconoscimento di sé, questione maschile, amore nella storia e nella letteratura con studiose e attiviste come Barbara Spinelli, Lea Melandri, Giorgia Serughetti, Vittoria Tola, Francesca Brezzi. Ci sarà anche Serena Dandini che parlerà della sua piece teatrale itienerante “Ferite a morte”.
CARANZANO (AL) SEMINARIO ‘MAREA’ – Dal 6 all’8 settembre, appuntamento con il “Seminario Marea: politica, sostantivo femminile” a Caranzano, nel casale recuperato ‘Altradimora‘ da Monica Lanfranco in provincia di Alessandria, nel quale si organizzano iniziative di vario tipo. Quest’anno, durante la tre giorni, si intende “porre al centro visioni, strumenti e progetti politici con ottica di genere che ci mettano tutte in grado, chi da fuori chi da dentro le istituzioni, di non indebolire l’azione comune e di non cancellare la ricchezza prodotta da quattro generazioni di donne”. Parteciperanno rappresentati dell’Unione donne italiane, di Femminile plurale, di Donne in movimento.
LECCE, SCUOLA ESTIVA DELLA DIFFERENZA – Dal 10 al 14 settembre, a Lecce, Scuola estiva della differenza, dal titolo “Quando la differenza fa la politica”. L’idea alla base dell’iniziativa, durante la quale interverranno femministe della Libreria delle donne di Milano come Luisa Muraro, Lia Cigarini, Chiara Zamboni, “è la testimonianza che è sempre possibile sottrarsi al pensiero unico e all’agire conformistico per guardare il mondo da una prospettiva inedita. Un lavoro che fa ordine nel disordine dei rapporti, nello scompiglio delle economie di moneta di mercato e di affetti, nella confusione tra desiderio e godimento, precariato e nuove servitù, lavoro che dà vita a legame sociale e lavoro che crea isolamento individuale”.
Hanno, invece, avuto un approccio più queer e intersezionale due scuole ormai concluse: il Simposio estivo di storia della conflittualità sociale, in provincia di Perugia, legato alla rivista ‘Zapruder‘ (tra le relatrici Vincenza Perilli, Sabrina Marchetti, Pia Covre) e la Scuola “Soggetti e oggetti dell’utopia: archivi dei sentimenti e culture pubbliche”, organizzata da Liana Borghi e Clotilde Barbarulli, con il contributo di diversi enti e associazioni. In quest’ultima, in particolare, si è discusso delle nuove tendenze postumane e neomaterialiste che arrivano dall’estero, di postporno e di scritture migranti.