Cultura digitale e tradizione contadina: si fonda su un matrimonio insolito e vincente l’idea alla base di Ortomanager.it, originale evoluzione dei siti web che permettono la vendita senza intermediari, dal produttore al consumatore e riducendo drasticamente i costi legati a trasporti e carburante. Stavolta si tratta di una piattaforma di condivisione di esperienze, oltre che di un luogo virtuale di compravendita. Inoltre, quel che si ottiene alla fine non è la classica cassetta con frutta e ortaggi, ma un prodotto finito creato e confezionato nelle regioni produttrici dei diversi prodotti tipici: vellutate, confetture, sughi, olio d’oliva.
In pratica gli utenti registrandosi al sito hanno la possibilità di seguire giorno dopo giorno l’andamento delle coltivazioni scelte: dalla semina dei pomodori, per fare un esempio, fino alla loro trasformazione nella passata per condire gli spaghetti, il tutto imbottigliato con tanto di etichetta personalizzata a piacimento del consumatore-manager, imprenditore a distanza del proprio orticello. Virtuale, perché gestito attraverso il computer, ma per altri aspetti assolutamente reale, dato che un contadino da qualche parte di una soleggiata regione del Sud quei pomodori li coltiva davvero, con cura e passione.
Marmellate di frutta, conserve di funghi sott’olio, sughi pronti vengono recapitati a domicilio e si paga comodamente con carta di credito. La fase preliminare (che è anche la più divertente) funziona così: nel momento in cui si crea il profilo si decide anche il nome da darsi in quanto coltivatore e quello per personalizzare il proprio “FantaOrto”. L’Ortomanager può scegliere anche la categoria alla quale desidera appartenere: cinque livelli che vanno da “Assaggiatore” fino a “Gold”. Bisogna acquistare un pacchetto crediti con i quali poi pagare frutta e verdure da coltivare. A questo punto dalla propria pagina Orto ogni giorno è possibile seguire lo stato della coltivazione: a che punto è la maturazione, che tempo fa, curiosità sul prodotto e sul territorio.
Nella sezione “Ortoblog” – accessibile anche agli utenti non iscritti al servizio – si trovano ricette di stagione, notizie e i racconti degli agricoltori che svelano storie e tradizioni. Domande, richieste e osservazioni possono essere inviate lasciando un messaggio oppure in alcuni momenti parlando in tempo reale con i gestori del sito, attraverso una chat. Un processo che accorcia le distanze fra agricoltori e consumatori in un incontro nel quale i volumi fra domanda e offerta coincidono e i prezzi dei prodotti finiti non subiscono le oscillazioni legate al costo di frutta e verdura, perché vengono stabiliti a monte e il pagamento si verifica prima che avvenga la raccolta.
Dietro tutto questo ci sono due ragazzi pugliesi poco più che trentenni che – si legge sul sito – “lavorano a Milano nel mondo delle risorse umane, del marketing e della comunicazione digitale. Ma due pugliesi a Milano, lo sanno tutti, non si limitano solo a lavorare”. Antonio Turchiarelli e Vincenzo Dell’Olio hanno messo insieme la realtà virtuale a portata di mouse (che un po’ somiglia a certi giochi che hanno spopolato su smartphone e tablet simulando il lavoro nei campi) al sapore delle tradizioni antiche, delle ricette di una volta fatte coi prodotti tipici delle regioni italiane. E il risultato, questa di sorta di agricoltura digitale personalizzata che tenta la difficile impresa di avvicinare i valori di chi vive immerso nei social network e chi invece scandisce la vita al ritmo delle stagioni, sembra funzionare.