Politica

Camera, Ginefra (Pd) attacca Boldrini: “Non è una vetrina istituzionale”

Dopo le critiche del Movimento 5 stelle, anche il deputato del Partito Democratico prende posizione contro la decisione della presidente della Camera di convocare l'aula il 20 agosto. "Sarò nel Cie di Bari per un'iniziativa più utile. Il Parlamento non ha bisogno di spot demagogici"

E’ polemica sulla decisione di Laura Boldrini di convocare l’Aula il 20 agosto per il ddl sul femminicidio. Se critico si era mostrato, sin dal momento dell’annuncio, il Movimento 5 stelle, oggi ad attaccare la presidente della Camera è il deputato del Partito Democratico Dario Ginefra, che annuncia: “Non risponderò alla convocazione”. 

“Il 20 agosto – scrive Ginefra – mi recherò al Cie di Bari per dedicare la mia giornata di lavoro parlamentare a quella che ritengo una più utile iniziativa ispettiva”. Ginefra si accoda quindi a quanto già detto in precedenza dal M5s: “La Camera dei Deputati non è la vetrina istituzionale per nessuno, tanto più per la terza carica dello Stato. Il Parlamento non ha bisogno di spot demagogici ma di produttività, quella che i gruppi parlamentari hanno posto al centro dell’agenda parlamentare sin dall’avvio di questa XVII legislatura”.

Solo ieri, Luigi Di Maio, deputato del Movimento e vicepresidente della Camera, aveva rivolto a Boldrini lo stesso genere di critiche: “Il 20 Agosto – ha scritto sul suo profilo Twitter – alle 13:00 ci sarà una seduta della Camera dei Deputati di 2 minuti presieduta dalla Presidente in persona, per comunicarci che ci saranno altri 16 giorni di vacanze. E viene spacciata anche per ‘lavori dell’Aula’. Convochiamo la riunione dei capigruppo e ricominciamo i lavori da mercoledì, se vogliamo essere seri”.