Politica

Imu, Baretta: “Abolizione prima rata finanziata entro agosto con 2 miliardi”

Il viceministro dell'Economia assicura che il successivo versamento di dicembre potrà essere evitato agli italiani sostituendo la tassa sul mattone con l'entrata in vigore per decreto di una nuova imposta federale, modello service tax, fin dal prossimo primo settembre

L’abolizione della rata di giugno dell’Imu sarà finanziata entro il 30 agosto da uno stanziamento di 2 miliardi disposto dal governo per non far scattare la clausola di salvaguardia. Mentre il successivo versamento di dicembre potrà essere evitato agli italiani sostituendo la tassa sul mattone con l’entrata in vigore per decreto di una nuova imposta federale, modello service tax, fin dal prossimo primo settembre. E’ quanto detto all’Agi dal viceministro dell’Economia, Pier Paolo Baretta.

“L’agenda dei prossimi giorni è densa di impegni per il bilancio dello Stato del 2013”, spiega Baretta in vista del Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, sottolineando che “occorre sciogliere il nodo dell’Imu, che comporterà una spesa dai 2 ai 4 miliardi, evitare l’aumento dell’Iva con uno stanziamento di un miliardo, rifinanziare la cassa integrazione guadagni, ancora 1 miliardo, trovare la copertura per l’abolizione della Tares con un altro miliardo e poi il provvedimento sugli esodati“. Per il viceministro il modo più equo per rispettare l’impegno di abolire definitivamente l’Imu è l’introduzione anticipata della service tax: “Penso a una tassa unica di stampo federalista, gestita dai Comuni, che inglobi la Tares e che potrebbe essere finanziata strutturalmente con un trasferimento dallo Stato centrale agli enti locali di 2 miliardi l’anno in modo da assicurare l’esenzione dalla tassazione della prima casa”.

“Far scattare il nuovo sistema di imposizione entro il 30 agosto con un decreto” – assicura Baretta – “non è complicato, esiste già un ottimo lavoro portato avanti dal ministero. Potremo non far pagare la rata di giugno dell’Imu con una copertura di 2 miliardi, dopo di che arriverà la nuova tassa“. “Sono interventi che dovranno essere finanziati finalmente con una seria spending review“, ma che comunque “richiedono stanziamenti che superano le disponibilità del bilancio 2013. Per questo la politica dovrà scegliere: per me le priorità sono le questioni del lavoro, Cig e esodati, e l’Imu, il resto si vedra’”, conclude il viceministro.