Lo definiscono “el espanis dream” con tanto d’immagine stilizzata di un un tizio in camicia hawaiana e infradito che sorseggia una bibita all’ombra di una palma in riva al mare. E di questi tempi La Casera, noto marchio spagnolo di bibite, ha di certo colpito nel segno. Con sei milioni di senza lavoro e un tasso di disoccupazione che secondo il Fondo monetario internazionale nel 2014 supererà il 27 per cento, senza contare una crescita economica pari a zero, a Madrid il sogno per eccellenza è trovare un posto di lavoro. Detto fatto.
Niente viaggi premio alle Maldive, auto di lusso, baite in montagna o gettoni d’oro: quest’anno la gassosa più popolare della Spagna regala un chiringuito, insomma un posto di lavoro come gestore, con tanto di licenza, in uno dei bar nei litorali della costa iberica. Funziona come qualsiasi altro concorso a premi: inserisci il codice delle etichette online o lo mandi via sms e partecipi all’estrazione del primo premio fissata per il 15 ottobre 2013.
Dal 1 gennaio 2014 il vincitore sarà, chiavi in mano, il padrone per un intero anno di un bar sulla spiaggia del valore stimato di 47 mila euro. La marca iberica, che fa parte del gruppo Orangina schweppes – dal 2009 in mano ai giapponesi della Suntory company – consegnerà al fortunato lo stabile in perfetto stato e con tutte le licenze necessarie per poterlo gestire.
Ma, tengono a far sapere nel regolamento, il premio non include il personale, i consumi e ovviamente il cibo e le bevande che il vincitore dovrà fornire ai clienti del suo nuovo chiringuito. Insomma chi vince dovrà lavorare e svolgere le funzioni di gestore a tutti gli effetti, inclusi spese e ricavi.
In realtà la trovata commerciale, singolare nel suo genere, in Spagna era partita già lo scorso anno: nel 2012 a vincere il primo premio era stato il catalano Carlos Tenza, un ristoratore di Poblenau, in provincia di Barcellona. “Mandai 80 etichette e a novembre mi chiamarono per dirmi che avevo vinto. Pensavo si trattasse di un piccolo chiosco di gelati e invece era un locale di 220 metri quadrati a Torrevieja, in provincia di Alicante, sul porto a cinque metri dal mare”. A Carlos, padre di due bambini, lo scorso anno l’azienda ha pagato proprio tutto: il trasferimento della proprietà e l’affitto per 12 mesi. Ha dovuto solo comprare il cibo e assumere il personale in loco. “È stata un fortuna”, ricorda, “nel mio ristorante cominciava a tirare aria di crisi da un po’: prima servivamo fino a 70 pasti, oggi al massimo arriviamo a offrirne 25. Ho dovuto licenziare tutti i dipendenti. È rimasta solo la cuoca, mentre io lavoro dalle 14 alle 16 ore al giorno”.
Insomma in tempi di crisi economica anche le multinazionali fanno la loro parte. E chissà che quest’anno a vincere un altro chiringuito non sia uno di quel 56 per cento di giovani senza lavoro, che hanno già la valigia in mano, pronti a lasciare il Paese.
@si_ragu
Zonaeuro
Crisi Spagna, marchio di bibite mette in palio posto di lavoro
Lo definiscono “el espanis dream”. La gassosa più popolare regala un chiringuito, con tanto di licenza, su uno dei litorali della costa iberica per un anno. Dal 1 gennaio 2014 il vincitore sarà, chiavi in mano, il padrone per un intero anno di un bar sulla spiaggia del valore stimato di 47 mila euro
Lo definiscono “el espanis dream” con tanto d’immagine stilizzata di un un tizio in camicia hawaiana e infradito che sorseggia una bibita all’ombra di una palma in riva al mare. E di questi tempi La Casera, noto marchio spagnolo di bibite, ha di certo colpito nel segno. Con sei milioni di senza lavoro e un tasso di disoccupazione che secondo il Fondo monetario internazionale nel 2014 supererà il 27 per cento, senza contare una crescita economica pari a zero, a Madrid il sogno per eccellenza è trovare un posto di lavoro. Detto fatto.
Niente viaggi premio alle Maldive, auto di lusso, baite in montagna o gettoni d’oro: quest’anno la gassosa più popolare della Spagna regala un chiringuito, insomma un posto di lavoro come gestore, con tanto di licenza, in uno dei bar nei litorali della costa iberica. Funziona come qualsiasi altro concorso a premi: inserisci il codice delle etichette online o lo mandi via sms e partecipi all’estrazione del primo premio fissata per il 15 ottobre 2013.
Dal 1 gennaio 2014 il vincitore sarà, chiavi in mano, il padrone per un intero anno di un bar sulla spiaggia del valore stimato di 47 mila euro. La marca iberica, che fa parte del gruppo Orangina schweppes – dal 2009 in mano ai giapponesi della Suntory company – consegnerà al fortunato lo stabile in perfetto stato e con tutte le licenze necessarie per poterlo gestire.
Ma, tengono a far sapere nel regolamento, il premio non include il personale, i consumi e ovviamente il cibo e le bevande che il vincitore dovrà fornire ai clienti del suo nuovo chiringuito. Insomma chi vince dovrà lavorare e svolgere le funzioni di gestore a tutti gli effetti, inclusi spese e ricavi.
In realtà la trovata commerciale, singolare nel suo genere, in Spagna era partita già lo scorso anno: nel 2012 a vincere il primo premio era stato il catalano Carlos Tenza, un ristoratore di Poblenau, in provincia di Barcellona. “Mandai 80 etichette e a novembre mi chiamarono per dirmi che avevo vinto. Pensavo si trattasse di un piccolo chiosco di gelati e invece era un locale di 220 metri quadrati a Torrevieja, in provincia di Alicante, sul porto a cinque metri dal mare”. A Carlos, padre di due bambini, lo scorso anno l’azienda ha pagato proprio tutto: il trasferimento della proprietà e l’affitto per 12 mesi. Ha dovuto solo comprare il cibo e assumere il personale in loco. “È stata un fortuna”, ricorda, “nel mio ristorante cominciava a tirare aria di crisi da un po’: prima servivamo fino a 70 pasti, oggi al massimo arriviamo a offrirne 25. Ho dovuto licenziare tutti i dipendenti. È rimasta solo la cuoca, mentre io lavoro dalle 14 alle 16 ore al giorno”.
Insomma in tempi di crisi economica anche le multinazionali fanno la loro parte. E chissà che quest’anno a vincere un altro chiringuito non sia uno di quel 56 per cento di giovani senza lavoro, che hanno già la valigia in mano, pronti a lasciare il Paese.
@si_ragu
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".