"Non voglio morire - spiega - voglio vivere una vita diversa" dice annunciando di aver già compiuto il primo passo in questo senso: "Sono sei giorni che non bevo e non faccio uso di droghe: per me è un miracolo". Fino ad ora invece "ho mentito a tutti coloro che pensavano che fossi sobrio, ma non era così. Questo è il mio sesto giorno, non lo farò più "
E’ stato uno dei personaggi più discussi dello sport contemporaneo: un talento assoluto della boxe inquinato da un carattere incontrollabile e pericoloso. Ma la vita di Mike Tyson non è più quella di Iron Myke: “Sto quasi morto per l’alcol” ha svelato l’ex campione dei pesi massimi durante il programma della Espn “Friday Night Fights“. L’ex pugile assicura però di voler cambiare vita e chiede di essere perdonato per le “tante cose cattive” compiute nella sua vita. “Sono stato un cattivo ragazzo, perdonatemi. Non voglio morire voglio vivere una vita diversa” dice annunciando di aver già compiuto il primo passo in questo senso: “Sono sei giorni che non bevo e non faccio uso di droghe: per me è un miracolo“. Fino ad ora invece “ho mentito a tutti coloro che pensavano che fossi sobrio, ma non era così. Questo è il mio sesto giorno, non lo farò più “.
Già nel 2006 Mike Tyson aveva confessato di essere un consumatore abituale di cocaina dopo essere stato arrestato dalla polizia di Scottsdale per guida in stato di ubriachezza e sotto effetto di stupefacenti. Agli agenti l’ex pugile aveva raccontato di “avere sacchi di cocaina” e di usarla ogni volta che ci poteva mettere le mani sopra. Non si contano poi le denunce e i coinvolgimenti in risse. Ma quello che tutti ricorderanno della vita spericolata di Tyson sarà il processo di Indianapolis per la violenza sessuale nei confronti della reginetta di bellezza Desiree Washington per cui ha scontato sei anni di galera negli anni ’90. Episodio di cui si è sempre dichiarato innocente.
Del resto la sua storia tormentata sembrava non dover poter concedergli nessuna attenuante. Tyson aveva solo 12 anni quando si era messo per la prima volta nei guai con la legge: arrestato nel 1978 per uno scippo e mandato al riformatorio. Nel 1982 venne espulso da una Scuola Superiore di Catskill, a nord di New York per poi tornare poi in riformatorio. Lì, sotto la guida d’una guardia carceraria che Mike inizia a prendere confidenza con la boxe. Il 6 Marzo 1985 inizia la carriera professionistica e nel novembre del 1986 a 21 anni diventa il più giovane campione dei massimi della storia. Ma ogni suo successo è oscurato da denunce di donne soprattutto, compresa la moglie, per molestie e o violenze. Finché Iron Mike viene accusato di stupro dalla Washington. Nel 1999 dice di volere tornare sul ring, tenta la rinascita ma nella sua biografia entrano solo altri guai.