Individuata la zona del cervello responsabile del meccanismo di dipendenza dalla cocaina. La droga può rapidamente ‘ricablare’ i circuiti cerebrali che supportano l’apprendimento, la memoria e i processi decisionali, dominando questo tipo di meccanismi cognitivi e innescando il fenomeno della dipendenza. Ora, grazie a uno studio sui topi dei ricercatori dell’Ernest Gallo Clinic e dell’Università della California, pubblicato su “Nature Neuroscience”, si aprono nuove strade per far luce sul ruolo della zona del cervello, quella frontale, nel fenomeno della dipendenza da cocaina.
I ricercatori hanno scoperto che, dopo solo una dose di cocaina, i roditori hanno mostrato una crescita molto veloce delle spine dendritiche (le fibre minori che si ramificano a partire dal neurone) e tali risultati potrebbero rappresentare una nuova chiave di interpretazione per spiegare i cambiamenti nei circuiti di gratificazione cerebrale che avvengono in chi ha una dipendenza dalla droga. “Abbiamo osservato in chi in consuma questa sostanza – sottolineano gli scienziati – una riduzione della funzione della corteccia frontale in relazione a banali stimoli o semplici compiti, mentre l’attività di questa zona aumentava in risposta ad attività o ad informazioni relative alla droga. Dunque – concludono – il cervello dei tossicodipendenti potrebbero ‘spostarsi’ o essere ‘dominato’ in base allo stimolo che gli viene fornito”.