E' quanto sostiene uno studio realizzato in Francia dalla rivista '60 Millions de Consommateurs', pubblicata dall’Istituto nazionale del consumo. I risultati sono stati ottenuti tramite analisi svolte dagli esperti della rivista, secondo “un protocollo inedito”. Secondo l'articolo, i ricercatori hanno individuato “molecole cancerogene in quantità significative”, mai riscontrate finora, nel vapore delle sigarette elettroniche
Le sigarette elettroniche possono produrre quantità significative di molecole cancerogene: è quanto sostiene uno studio realizzato in Francia dalla rivista ’60 Millions de Consommateurs’, pubblicata dall’Istituto nazionale del consumo. I risultati sono stati ottenuti tramite analisi svolte dagli esperti della rivista, secondo “un protocollo inedito”.
Secondo l’articolo, i ricercatori hanno individuato “molecole cancerogene in quantità significative”, mai riscontrate finora, nel vapore delle sigarette elettroniche. Inoltre, hanno constatato che in 3 casi su 10, per prodotti con o senza nicotina, il tasso di formaldeide è pari a quello delle classiche sigarette. Mentre l’acroleina, molecola molto tossica, è emessa in quantità importante e in “percentuali a volte superiori a quelle misurate nel fumo di certe sigarette”. Le verifiche hanno infine riscontrato diverse discrepanze tra etichettatura ed effettiva composizione delle sigarette elettroniche, in particolare sulla presenza di propilene glicolico e sulla sua quantità. Visti i risultati della ricerca, le associazioni dei consumatori hanno allertato le autorità di controllo sanitario, invitandole a una maggiore sorveglianza sul nascente mercato delle e-sigarette.