Non chiamatela festa dell’Unità. Il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico a Bovolone, in provincia di Verona, organizzano una festa per attirare i giovani disinnamorati della politica. La chiamano “collaborazione in un territorio difficile” e guai a parlare di “inciucio”. Sostenibilità, ecologia e musica alla moda, le parole d’ordine. Ma anche politica: il 13 settembre si confronteranno sul palco Chiara Tessarolo, segretaria del Pd locale e il consigliere comunale a 5 Stelle Gianni Bertolini, mentre il 14 settembre prenderanno la parola Alvise Maniero, sindaco grillino di Mira e il primo cittadino di San Giovanni Lupatoto Federico Vantini, modera il giornalista Piero Ricca. Sarà inoltre allestito un ring, un’arena dove ogni giorno potranno confrontarsi i cittadini in un dibattito aperto.
L’idea qualche mese fa. A bussare alla porta del consigliere a 5 Stelle, alcuni rappresentanti del Partito democratico che in paese non siede nemmeno nei banchi dell’opposizione. “Una sera”, racconta Bertolini, “alla fine del consiglio comunale mi hanno fermato alcuni membri dei Giovani Democratici e mi hanno chiesto di collaborare. Gli ho spiegato che noi non facciamo alleanze politiche, va contro i nostri principi. A quel punto è venuta la proposta di fare una festa insieme per confrontarci”. A Bovolone, città in mano al centrodestra e dove parte del Pd alle scorse elezioni si è alleato con la Lega Nord, la partecipazione dei giovani alla vita politica è uno dei problemi principali. “Abbiamo visto”, conclude Bertolini, “che a livello locale è possibile dialogare e trovare punti di incontro con i democratici. La stessa cosa non vale a livello nazionale. Se penso ai loro leader capisco che non abbiamo nulla da condividere”.
E se il consigliere rifugge ogni tipo di allusione alla collaborazione, diversa l’opinione di Chiara Tessarolo, segretaria del Partito democratico, che lancia un messaggio ai big in parlamento. “Di sicuro”, spiega, “è più facile spiegare ai nostri elettori una festa insieme al Movimento 5 Stelle piuttosto che il governo delle larghe intese. E’ logico che il confronto non sia facile, ma con un po’ di mediazione e dialogo si possono fare belle cose insieme. Ho sempre auspicato che si potesse fare un governo con i grillini”. A livello locale, gli ostacoli sembrano più semplici da superare: “Io ho quarantaquattro anni e sono tra i più giovani del mio gruppo, abbiamo sentito l’esigenza di richiamare i giovani a fare politica e impegnarsi per il bene comune. Qui la festa dell’Unità non si organizza da anni, per quello abbiamo deciso di incontrarci con il Movimento 5 Stelle. Credo che in un momento come questo, in cui le persone si sentono così lontane dalla politica, sia fondamentale dare esempi positivi e dimostrare come tutti possano contribuire con le proprie idee, se pure differenti, al dibattito politico“.
Una formula nuova e studiata a tavolin0 per attirare i giovani: ci saranno i deejay, non più il tradizionale risotto con la carne, ma cibi biologici e verdure. “Le feste locali”, conclude Bertolini, “sono tutte uguali. Orchestrina e carne. Noi invece vogliamo offrire qualcosa di nuovo al territorio”. E così sarà una festa autofinanziata e rigorosamente ecosostenibile: “Il menu è di prodotti biologici del territorio, anche grazie alla collaborazione con il circolo veronese Movimento Decrescita Felice e al gruppo Bioloc, ispirati alla alimentazione consapevole ed alla produzione biologica di prossimità. Vogliamo dimostrare che pensare ed agire in modo differente è possibile”.