“Il Governo non può abolire l’Imu totalmente o in parte e far pagare il conto ai Comuni”. Parola di Piero Fassino, presidente dell’Anci, in una conferenza stampa prima dell’incontro a Palazzo Chigi con il Governo. Fassino ha anche chiesto l’erogazione ai Comuni della prima rata 2013 e tempestività nella copertura della seconda. Non solo. A sentire il numero uno dell’associazione nazionale comuni italiani, l’eventuale introduzione di una service tax “deve tener conto di criteri di equità e di sostenibilità da parte delle famiglie italiane”. Fassino, infine, ha chiesto al Governo che “l’eventuale adozione” di questa nuova tassa che dovrebbe sostituire l’Imu decolli dal 2014. “Il Governo verifichi gli effetti della tassa sui redditi delle persone” ha detto il sindaco di Torino.
Quest’ultima, tuttavia, non è l’ultima richiesta avanzata dall’ex segretario Ds all’esecutivo, a cui l’Anci si è rivolta affinché venga assicurata l’eliminazione di ogni ulteriore taglio alle entrate dei Comuni a partire dal 2014. “Questa – ha detto Fassino – è una condizione essenziale per garantire l’erogazione di servizi essenziali e politiche di investimento”. Chiesto, inoltre, di “procedere sulla strada del federalismo fiscale, assicurando ai Comuni autonomia e tributi propri che consentano risorse aggiuntive rispetto ai trasferimenti erariali”.