Prescrizione nel processo penale, ma maxi risarcimento nella causa civile. Il caso di don Giorgio Carli, sacerdote bolzanino che nel 2009 si è visto riconoscere la prescrizione in Cassazione (dopo una pesante condanna in secondo grado) dell’accusa di abusi sessuali su una parrocchiana minorenne, potrebbe essere uno dei primi in Italia in cui è l’istituzione Chiesa a pagare. La prima sezione civile del tribunale di Bolzano ha ora condannato, in solido fra loro, la diocesi di Bolzano e Bressanone e la parrocchia San Pio X di Bolzano al risarcimento di complessivamente 700.000 euro, oltre agli interessi legali.
La vicenda giudiziaria, iniziata nel 2003 con l’arresto del sacerdote, fece molto scalpore. Nel processo ebbero un ruolo determinante i ricordi della donna, affiorati in età adulta nel corso di una cura psicanalitica. Don Carli, che si è sempre professato innocente, in primo grado fu assolto, in secondo grado fu condannato a sette anni e mezzo di reclusione e infine la Cassazione decretò la sopraggiunta prescrizione, con l’obbligo, però di risarcire economicamente la parrocchiana. Secondo la sentenza della sezione civile del tribunale di Bolzano, depositata ora, alla donna spettano 500.000 euro, mentre i suoi genitori dovranno ricevere 100.000 euro ciascuno. Si tratta infatti delle cifre stabilite ancora dalla Corte d’appello.
“La sentenza – ha detto all’Ansa il legale della donna, l’avvocato bolzanino Gianni Lanzinger – è probabilmente la prima di questo genere in Italia e consente, almeno in parte, una forma di risarcimento morale”. La diocesi si dice invece “sorpresa e delusa, ma prende atto della decisione del Tribunale, anche se risulta incomprensibile il motivo per cui si venga chiamati al risarcimento civile dei danni, dopo che nessuno è stato né accusato, né condannato”. “In seguito al processo penale contro don Carli, la sezione civile del tribunale di Bolzano ha stabilito con sentenza parziale del 21 agosto 2013 che non solo don Giorgio Carli, ma anche la parrocchia San Pio X e la diocesi sono chiamate al risarcimento civile dei danni, nonostante che durante il processo penale, quando il vescovo Wilhelm Egger era stato chiamato come testimone, fosse evidente che egli non fosse a conoscenza delle accuse contro Giorgio Carli negli anni dal 1991 al 1994”, afferma la diocesi.