“Sì d’accordo free Mandela, sì d’accordo free Valpreda“, ma anche free Kagawa. Parafrasando Elio e le Storie Tese, i tifosi del Borussia Dortmund hanno lanciato una campagna virale sui social network con l’hastag #FreeShinji per liberare il loro beniamino Shinji Kagawa, da un anno ostaggio del Manchester United dove gioca poco e male. La campagna, partita qualche giorno fa, ha ormai fatto il giro del mondo e su Facebook e Twitter è usata da migliaia di persone dal Giappone al Sudamerica, dalla Germania agli Stati Uniti. I tifosi del Borussia Dortmund, a titolo personale o anche attraverso i club ufficiali di mezzo mondo, utilizzano l’hastag #FreeShinji al termine di ogni post, e addirittura si è creato un vero e proprio movimento #FreeShinji con tanto di leader e affiliati.
Oggetto di tanta attenzione è Shinji Kagawa, centrocampista giapponese di 25 anni che, arrivato a Dortmund dal Cerezo Osaka, nel 2010 ha portato Die Schwarzgelben (i gialloneri) a vincere due scudetti e una coppa di Germania, fino a che nell’estate del 2012 è passato al Manchester United per 16 milioni di euro circa. Ma nel nordovest inglese non si è mai ambientato e pur avendo vinto un titolo ha giocato molto poco, e per di più in partite ininfluenti. Quest’anno poi, con l’arrivo di David Moyes in panchina, ha giocato solo 7 minuti in Supercoppa e non ha ancora esordito in campionato. Per questo, i tifosi si sono organizzati per chiedere il suo ritorno in Germania.
Dietro l’hastag #FreeShinji, su Twitter c’è chi ha creato l’icona perfetta – un poster dai predominanti colori gialloneri, in cui un giovane giapponese scruta un orizzonte reso irraggiungibile dalle sbarre – chi organizza flashmob in suo onore e chi scrive per implorare il suo ritorno. Poi ci sono i totalitari: “Preferirgli uno come Cleverly a centrocampo è un crimine contro l’umanità”. Per gli storici dell’ultim’ora “è tenuto in un campo di prigionia scozzese, prima da Ferguson e ora da Moyes, come fosse un ricordo della seconda guerra mondiale” e per i sarcastici “non abbiamo ancora capito in che ruolo gioca, comunque è giusto liberarlo”.
Mentre su Facebook è stata subito creata un’apposita pagina FreeShinji, e c’è anche chi ha disegnato il poster del film Free Shinji, Quando andresti lontano per liberare un amico? e poi come produzione hanno messo “dagli autori di Mario Gotze”. E sui social network oramai impazziti, voci incontrollate hanno assicurato che la notizia sia stata letta nei telegiornali giapponesi della sera. Una tale mobilitazione a livello mondiale impone a chi di dovere, là dove si decidono le sorti del mondo, di prendere immediati provvedimenti per la liberazione di Shinji Kagawa.
twitter @ellepuntopi
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Dortmund, dai tifosi del Borussia campagna virale per far tornare Kagawa
L'iniziativa, partita qualche giorno fa, ha ormai fatto il giro del mondo e su Facebook e Twitter è usata da migliaia di persone dal Giappone al Sudamerica, dalla Germania agli Stati Uniti. Obiettivo: liberare il giapponese dal Manchester United
“Sì d’accordo free Mandela, sì d’accordo free Valpreda“, ma anche free Kagawa. Parafrasando Elio e le Storie Tese, i tifosi del Borussia Dortmund hanno lanciato una campagna virale sui social network con l’hastag #FreeShinji per liberare il loro beniamino Shinji Kagawa, da un anno ostaggio del Manchester United dove gioca poco e male. La campagna, partita qualche giorno fa, ha ormai fatto il giro del mondo e su Facebook e Twitter è usata da migliaia di persone dal Giappone al Sudamerica, dalla Germania agli Stati Uniti. I tifosi del Borussia Dortmund, a titolo personale o anche attraverso i club ufficiali di mezzo mondo, utilizzano l’hastag #FreeShinji al termine di ogni post, e addirittura si è creato un vero e proprio movimento #FreeShinji con tanto di leader e affiliati.
Oggetto di tanta attenzione è Shinji Kagawa, centrocampista giapponese di 25 anni che, arrivato a Dortmund dal Cerezo Osaka, nel 2010 ha portato Die Schwarzgelben (i gialloneri) a vincere due scudetti e una coppa di Germania, fino a che nell’estate del 2012 è passato al Manchester United per 16 milioni di euro circa. Ma nel nordovest inglese non si è mai ambientato e pur avendo vinto un titolo ha giocato molto poco, e per di più in partite ininfluenti. Quest’anno poi, con l’arrivo di David Moyes in panchina, ha giocato solo 7 minuti in Supercoppa e non ha ancora esordito in campionato. Per questo, i tifosi si sono organizzati per chiedere il suo ritorno in Germania.
Dietro l’hastag #FreeShinji, su Twitter c’è chi ha creato l’icona perfetta – un poster dai predominanti colori gialloneri, in cui un giovane giapponese scruta un orizzonte reso irraggiungibile dalle sbarre – chi organizza flashmob in suo onore e chi scrive per implorare il suo ritorno. Poi ci sono i totalitari: “Preferirgli uno come Cleverly a centrocampo è un crimine contro l’umanità”. Per gli storici dell’ultim’ora “è tenuto in un campo di prigionia scozzese, prima da Ferguson e ora da Moyes, come fosse un ricordo della seconda guerra mondiale” e per i sarcastici “non abbiamo ancora capito in che ruolo gioca, comunque è giusto liberarlo”.
Mentre su Facebook è stata subito creata un’apposita pagina FreeShinji, e c’è anche chi ha disegnato il poster del film Free Shinji, Quando andresti lontano per liberare un amico? e poi come produzione hanno messo “dagli autori di Mario Gotze”. E sui social network oramai impazziti, voci incontrollate hanno assicurato che la notizia sia stata letta nei telegiornali giapponesi della sera. Una tale mobilitazione a livello mondiale impone a chi di dovere, là dove si decidono le sorti del mondo, di prendere immediati provvedimenti per la liberazione di Shinji Kagawa.
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Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.