Fassina al FattoTv: “La tassa sulla prima casa resta, ma sarà più equa”
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Il governo ha abolito l’Imu, non la tassazione sulla prima casa che, quindi, resta. Non per sadismo comunista, ma per evitare di tagliare servizi fondamentali o caricare ulteriormente sul piano fiscale i produttori, ossia il reddito da lavoro e di impresa”. Così il viceministro dell’Economia,
Stefano Fassina, durante la diretta streaming de ilfattoquotidiano.it ha spiegato
il provvedimento varato ieri dal Cdm: via la rata di settembre con le coperture già previste, via la rata di dicembre con un provvedimento che verrà approvato con la legge di Stabilità e l’introduzione della
Service tax a partire da gennaio 2014, inclusa la Tares. “
Il governo Letta – ha spiegato Fassina –
ha raggiunto un compromesso su una emergenza economica, ma è lo stesso esecutivo ad essere un compromesso tra due forze politiche che sono e rimangono alternative per valori, programmi e interessi materiali rappresentati”. Fassina ha sottolineato che non sarebbe intervenuto sull’Imu per il 2013 con “la cancellazione per tutti della prima rata saltata a giugno scorso, in una fase così difficile” e che sarebbe stato preferibile “
intervenire sull’Imu in modo equo e efficace, innalzando la detrazione Imu per esentare fino a l’85% dei proprietari”. Di questo e altro
Stefano Feltri ne ha parlato anche con il sindaco di Pavia,
Alessandro Cattaneo (Pdl)
dagli studi del FattoTv. In collegamento telefonico
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