“Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole”. Sir John Lennon, si sa, era uno abituato a far seguire i fatti alle parole. Così nel 1969, anno del matrimonio più esecrato della storia mondiale della musica, quello con l’oscura artista e performer nipponica Yoko Ono, Lennon regalò alla neosposa una raccolta di 14 litografie di suo pugno, tra romanticismo ed alto tasso erotico: scene da un matrimonio, il celeberrimo “bed-in” di Montreal ed Amsterdam, schizzi di intimità al netto di ogni pudore.
Quelle immagini finirono un anno più tardi in mostra alla London Arts Gallery, per finire quasi immediatamente sequestrate da Scotland Yard per pornografia. Niente sesso, siamo inglesi, d’altra parte. Quelle immagini sono oggi per la prima volta in Italia nella bella mostra “All you need is love. John Lennon artista, attore, performer” promossa e organizzata dalla Galleria Civica di Modena, che inaugurerà il prossimo 13 settembre a Palazzo Santa Margherita.
La mostra, curata da Enzo Gentile, Marco Pierini ed Antonio Taormina, nasce con l’obiettivo di render conto del multiforme talento di Lennon al di fuori dei Beatles e dell’ambito musicale. Da adolescente tormentato e ribelle si era iscritto al prestigioso Liverpool College of Art, e per tutta la vita non abbandonò mai l’abitudine di fissare su carta i suoi pensieri, idee, fantasie sotto forma di agili disegni. Ma fu solo a partire dall’incontro con la musa Yoko che questa attività rapsodica divenne consuetudine artistica.
Con Yoko e per Yoko realizzò non solo la celebre “Bag One” ma anche alcuni video, tutti presenti nella mostra modenese. Per il piccolo Sean, frutto dell’amore con Yoko, fermò su carta la gioia rinnovata della paternità e della quotidianità in una serie di disegni per il figlio, prima che un colpo di pistola spezzasse per sempre l’incanto di una normalità che sembrava appena ritrovata, dopo gli anni tormentati in cui il suo attivismo politico pacifista ed antimilitarista lo aveva messo nel mirino di Nixon e dell’Fbi, con la ripetuta espulsione dagli States. La mostra modenese rende conto anche della carriera di attore di Lennon: dai film realizzati assieme ai Fab Four, “A hard day’s night”, “Help!” e “Magical Mistery Tour” all’unico film da lui realmente interpretato, quel “Come ho vinto la guerra” di Richard Lester nel quale nei panni del soldato semplice Gripweed indossa per la prima volta gli occhiali tondi che disegneranno da allora in avanti la sua immagine iconica. E ancora la celebre immagine di Annie Leibovitz, con Lennon accucciato in posizione fetale, nudo, accanto a Yoko Ono, poche ore prima dell’assassinio, il multiplo “Build Around It/Danger Box”, 1968, opera realizzata insieme a Yoko Ono, e un poster, sempre del ’68, dal titolo “Love is all you need” che ritrae un nudo della coppia Yoko Ono-John Lennon oltre a una ricca selezione di materiale documentario.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 20 ottobre. Per tutte le informazioni sugli orari e i giorni di apertura si rimanda al sito www.comune.modena.it/galleria.