Notte del 2 agosto scorso: sparano alla porta di Valerio Morelli, consigliere comunale pentastellato di Lizzano (TA).
I giornalisti dormono.
Mezzogiorno del 3 agosto: il deputato Giuseppe Brescia (Movimento 5 Stelle) denuncia l’episodio con un post su Facebook.
I giornalisti dormono.
Ore 13.22: il post di Giuseppe Brescia viene riportato su beppegrillo.it.
I giornalisti dormono.
Ore 14.42: butto giù un articolo sul mio blog e invito i lettori a parlarne su Twitter, usando l’hashtag #ValerioMorelli. Il mio articoletto raccapezza 1.300 condivisioni, #ValerioMorelli diventa trending topic su Twitter. Forse è una notizia interessante.
Ma i giornalisti dormono.
Ore 15.02: scrivo su Twitter a Luigi Contu, direttore Ansa. “Direttore, Ansa potrebbe scrivere 2 righe su #ValerioMorelli #M5S? Se siete troppo impegnati in altro, gliele mando io a gratis”. Fino a quel momento, nessuna agenzia Ansa su Valerio Morelli è stata vergata.
29 retweet più tardi (compreso quello di una deputata M5S), Contu risponde: ”Non confondete il sito con l’agenzia, che ha trasmesso la notizia alle 15.30. Poi ansa.it”. Per la precisione, il comunicato a cui si riferisce Consu è delle 15.37, scritto quindi 35 minuti dopo la mia richiesta. Sarà il nuovo servizio “Ansa on demand”?
La vicenda di Valerio Morelli approda su Ansa.it alle 16.02, cinque righe sperdute da cercare con il lanternino.
La notizia appare su altri blog, sulla Gazzetta Del Mezzogiorno e su Leggo.it. Al Corriere, qualcuno si desta e sbadigliando fa un copypaste dell’Ansa on demand delle 15.37 (74 parole).
Valerio Morelli finisce in home page soltanto sul Fatto Quotidiano, che gli dedica un articolo di 208 parole.
I giornalisti si sono svegliati. Quasi tutti.
4 agosto: L’irriducibile Repubblica risorge dall’attacco di narcolessia selettiva e scrive 46 parole su Valerio Morelli. Nello stesso giorno, un articolo di 228 parole di Repubblica condanna l’ordinanza di Pizzarotti che a Parma proibisce di bivaccare in Pilotta: i cittadini dove li mangeranno i ghiaccioli ora?
6 agosto: sparano anche alla porta di Antonio Lecce, consigliere comunale Pd di Lizzano. Repubblica gli dedica un articolo di 479 parole. C’è anche qualche accenno a Valerio Morelli. La completezza d’informazione è salva. Sul Corriere stavolta niente copia e incolla: vengono scritte 417 parole.
Si scuotono dal torpore empatico persino i politici: Finocchiaro e Latorre si indignano, esprimono solidarietà ad Antonio Lecce e, già che ci sono, pure a Valerio Morelli (lì per lì si erano distratti).
Morale della favola: sei del Movimento 5 Stelle? Una fucilata alla porta di casa non basta, devono almeno freddarti con un buco in fronte: forse allora meriterai lo spazio mediatico dei ghiaccioli in Pilotta.