Cari Neet, cioè voi giovani che non studiate più e non riuscite a lavorare perché non si trova niente, e voi giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni che ormai siete il 39,5 per cento, voi che i 24 anni li avete superati da un pezzo e per l’Istat non siete più giovani ma comunque siete senza lavoro, voi ragazze senza lavoro che nelle Regioni del Sud siete in maggioranza, il 51 per cento, voi che non avete voce nella politica e nel racconto della società, potreste aiutarci a spiegare quello che c’è dietro le fredde cifre dell’Istat?
Le domande sono sgradevoli, come tutte quelle che riguardano la vita privata, e sono ancor più spiacevoli perché vi chiediamo di raccontare storie di sconfitte sia pure provvisorie.
Con quale budget mensile vivete? Da chi ricevete i soldi? Dai genitori? Su base settimanale o mensile?
Che cosa vi dicono i vostri genitori?
Che rapporto avete con i vostri coetanei che invece lavorano?
Che attese avete sui prossimi mesi?
Qual e’ l’aspetto più difficile della vostra situazione?
Vi sarò molto grato se vorrete raccontare qui le vostre storie, magari indicando anche la vostra età, la Regione di appartenenza e il vostro percorso di studio o lavoro.
Perché non si può raccontare la crisi soltanto con le statistiche.