Giornate di delusioni e ritorni alla vita politica con l’amaro in bocca. Il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog passa in rassegna gli ultimi avvenimenti in Italia: “Io sono stanco di essere gandhiano”, scrive Grillo, “di osservare leggi fatte per favorire i delinquenti. Con uno sforzo enorme, un miracolo, siamo riusciti a diventare il primo Movimento del Paese. Dietro il M5S ci sono quasi nove milioni di voti, ma questi, che hanno occupato ogni posto di potere, se ne sbattono i cog…ni”. E aggiunge: “non dobbiamo contare nulla. Sapere nulla. Fare nulla”.
Tasto dolente la legge elettorale. Il leader M5S rivendica la volontà di cambiarla: “Abbiamo presentato 350.000 firme buttate nel cesso. Abbiamo votato per la decadenza del Porcellum, unico gruppo parlamentare e ci hanno votato contro. Abbiamo chiesto di inserire delle modifiche, tra cui la preferenza, e ci hanno ignorato. Prendo atto che noi non esistiamo, che nove milioni di italiani sono dei fantasmi, che ogni legge partorita da loro, in particolare quella elettorale, è contro di noi e per la loro sopravvivenza. Prendo atto che non ci sono altre possibilità che mandarli tutti a casa il più presto possibile. Sono stanco di farmi prendere per il c… da questi incapaci, spocchiosi, intellettualmente depravati che hanno distrutto l’Italia. Sono stanco, ma di quella stanchezza che matura un’incazzatura formidabile”.
Con amarezza Grillo parla di una giornata particolare, il 29 agosto quando ha dovuto incassare una serie di brutte notizie. La prima riguarda il caso Berlusconi, condannato con la sentenza Mediaset, ma ancora in Parlamento: “La coppia Violante & Napolitano”, scrive, “ha forse trovato il cavillo mancante per salvare un pregiudicato con il rinvio della legge Severino alla Corte Costituzionale. Una legge che impedisce a chi ha condanne superiori a due anni di sedere in Parlamento. Violante, lo smemorato del processo di Palermo, è alleato di Berlusconi da più di un ventennio, a che titolo nessuno lo sa”.
Una giornata particolare il 29 agosto, anche per l’accensione dell’impianto per bruciare rifiuti di Parma, dopo le innumerevoli battaglie del Movimento 5 Stelle. “Il pdl e il pdmenoelle”, continua Grillo, “esultano per l’accensione dell’inceneritore di Parma contro cui il M5S si è battuto usando ogni forma legale. Esultano per le neoplasie future degli abitanti di Parma, per il cibo avvelenato della Food Valley. Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina? L’inceneritore è inutile e brucerà rifiuti provenienti da ogni dove, ma loro sono contenti. Loro”.
Tra le delusioni per l’ex comico di Genova anche l’impossibilità per Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai che, come denunciato dallo stesso deputato, non può accedere all’elenco di fornitori della Rai che si spartiscono un miliardo di euro. “Anche in questo caso”, conclude, “è l’ennesima presa per il culo”.