I carabinieri hanno fermato un'auto in cui è stato trovato un vero e proprio arsenale. Gli investigatori valutano l'ipotesi che fosse destinato ad armare l'attacco di un gruppo di 130 persone che si era radunato ieri, a volto incapucciato, senza però prendere alcuna iniziativa
Notte di tensione in Val di Susa. Ieri i carabinieri hanno fermato nella zona del cantiere Tav di Chiomonte un’auto a bordo della quale è stato trovato un vero e proprio arsenale da guerriglia: cinque molotov; sei maschere antigas; sei tubi in plastica, normalmente utilizzati dagli antagonisti come mortai; sei pneumatici, che nelle operazioni di guerriglia vengono utilizzati per fare barricate; cinque fionde; quattro cesoie per tagliare le reti di protezione; 31 chiodi a quattro punte e 18 tute scure.
L’auto era condotta da due persone ed è stata controllata ad un normale posto di blocco, allestito dalle forze dell’ordine nella zona intorno al cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. I due a bordo sono stati fermati e arrestati con l’accusa di detenzione di materiale esplodente. Nello stesso momento in cui nel territorio comunale di Giaglione veniva fermata l’auto, fuori dal vicino cantiere di Chiomonte si erano radunate circa 130 persone con i volti incappucciati. Sono rimaste a lungo in attesa, senza prendere alcun tipo di iniziativa, quindi hanno lasciato la zona. Gli investigatori stanno valutando l’ipotesi che il materiale sequestrato nell’auto fosse destinato appunto a costoro per un eventuale attacco al cantiere.
In precedenza, due compressori ed una macchina, utilizzata abitualmente per trivellare nell’ambito dei lavori della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, erano andati a fuoco in un capannone di Bussoleno della ditta Geomont. Carabinieri e Vigili del fuoco sono intervenuti per accertarsi se si tratta o meno di incendio doloso.