Il fermo del datore di lavoro, interrogato dai carabinieri per tutta la notte, è stato disposto dal pm che gli contesta i reati di omicidio aggravato, tentativo di soppressione di cadavere e procurato aborto. Marilia Rodrigues Silva Martins, 29 anni, era incinta da 4 mesi. Secondo i risultati dell'autopsia è stata strozzata. Il presunto assassino non ha confessato. I test dimostreranno se si tratta del padre del bambino
Il cerchio intorno a lui si era già stretto da subito. Ma oggi il datore di lavoro di Marilia Rodrigues Silva Martins, 29 anni, è stato fermato con l’accusa di omicidio. Claudio Grigoletto era stato sentito più volte dai carabinieri, ma anche ora che si trova in stato di fermo continua a dichiararsi innocente. Trovata morta venerdì 30 agosto nell’azienda in cui lavorava, la ‘Alpi aviation do Brasil’ che vende ultraleggeri a Gambara (Brescia), la giovane brasiliana, incinta al quarto mese di gravidanza, è stata probabilmente strangolata.
“Grigoletto aveva la necessità di eliminare il problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava”, ha spiegato il procuratore di Brescia Fabio Salamone. Un “problema” vissuto come insormontabile visto che l’uomo si era recentemente riavvicinato alla moglie da cui aveva avuto da poco una seconda figlia. “La donna è stata strangolata – ha proseguito il procuratore – ma a ucciderla, potrebbe essere stato il gas”. Perché Grigoletto ha “tentato di bruciare il corpo con un liquido infiammabile” in modo da far sparire ogni traccia. La morte della donna risalirebbe alla sera di giovedì 29 agosto. Gli inquirenti hanno analizzato le cellule telefoniche, facendo emergere che Grigoletto, pilota e istruttore di volo, si trovava proprio a Gambara quel giorno e non altrove come da lui riportato. L’indagato, che durante l’interrogatorio si è contraddetto più volte, aveva creato un falso account mail per attribuire d un’altra persona la relazione con la vittima.
L’autopsia, oltre a evidenziare che Marilia era incinta, ha mostrato agli inquirenti che la ragazza non è morta per via dei colpi ricevuti alla testa nell’ufficio in cui qualche notte dormiva – dal momento che non aveva una residenza fissa – e nel quale, tra il 29 e il 30 agosto qualcuno era entrato e l’aveva uccisa. Ammazzando anche il figlio che portava in grembo. L’assassino ha poi inscenato un incidente o un suicidio, manomettendo il tubo che regolava la piccola caldaia. L’odore era stato a sentito, il 30 sera, dal padrone dello stabile che ha trovata la 29enne in una posizione difficilmente compatibile con una caduta, così come lo erano le ferite che aveva alla nuca e che hanno subito destato sospetti. Dubbi spazzati via poco dopo dai risultati dell’autopsia.
Grigoletto, che sosteneva di aver visto Marilia l’ultima volta il 29 agosto scorso, era stato sentito come altre persone subito dopo il ritrovamento del corpo. Aveva raccontato che alle 18 la ragazza, contattata per motivi di lavoro gli aveva risposto con un sms: “Tutto tranquillo”. Anche l’altro datore di lavoro, Roberto Tomellini, era stato sentito in procura dal pm Ambrogio Cassiani che il giorno dopo la scoperta del cadavere aveva aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio.
Il fermo dell’uomo, interrogato al comando provinciale dei Carabinieri per tutta la notte, è stato disposto dal pubblico ministero che gli contesta i reati di omicidio aggravato, tentativo di soppressione di cadavere e procurato aborto. Grigoletto verrà interrogato domani dal giudice per le indagini preliminari Francesco Nappo.