Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo dell'uomo accusato dell'uccisione di Marilia Rodrigues. Nell'ordinanza scrive: "Azione criminosa gravissima e violenta contro giovane già debilitata da gravidanza difficile". E dal test del Dna arriva la conferma: la 29enne era incinta al quarto mese proprio di lui. L'indagato, 32 anni, pilota istruttore e datore di lavoro della vittima, non ha ancora confessato
E’ stato convalidato il fermo di Claudio Grigoletto, l’uomo fermato per l’uccisione di Marilia Rodrigues Silva Martin, la 29enne brasiliana trovata morta il 30 agosto scorso in un’azienda di Gambara, nel Bresciano. L’uomo, 32 anni, pilota istruttore e datore di lavoro della vittima, ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al giudice per le indagini preliminari di Brescia Francesco Nappo che ha deciso velocemente di accogliere la richiesta della procura di Brescia che accusa l’uomo di omicidio aggravato, tentata soppressione di cadavere e procurato aborto. Nell’ordinanza il magistrato ha messo in luce la “totale assenza di scrupoli” di Grigoletto che continua a non confessare l’omicidio, ma soltanto il rapporto che lo legava alla giovane donna, incinta al quarto mese.
IL TEST DEL DNA: “GRIGOLETTO PADRE DEL BIMBO” – E se la legale Elena Raimondi di Grigoletto invitava alla prudenza sulla paternità del bambino – ”Stiamo attendendo anche noi le risultanze degli esami perché sono emerse altre relazioni”, diceva – il test del Dna ha confermato aggravando la posizione dell’uomo che ora, oltre alle accuse di tentativo di soppressione di cadavere e procurato aborto, rischia anche l’aggravante della premedizione.
ORDINANZA DI CONVALIDA DEL FERMO: “TOTALE ASSENZA DI SCRUPOLI DELL’UOMO” – “L’uomo ha dimostrato una totale assenza di scrupoli nel porre in essere un’azione criminosa gravissima e violenta, in danno ad una giovane donna incinta, peraltro debilitata dalla difficile gravidanza”, ha scritto il gip nell’ordinanza di convalida del fermo. Per il giudice, che per l’uomo ha disposto la custodia cautelare in carcere anche per il pericolo di reiterazione del reato, la “personalità negativa dell’indagato” è evidenziata dalla particolare gravità e dalle modalità di svolgimento “assolutamente allarmanti” della vicenda.
Secondo gli inquirenti l’uomo aveva “la necessità di eliminare il problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava”. Il presunto assassino, secondo gli investigatori dell’arma, ha inscenato poi un incidente o un suicidio, manomettendo il tubo che collegava la piccola caldaia che ha sprigionato metano. L’odore era stato a sentito dal padrone dello stabile che ha trovata la brasiliana in una posizione difficilmente compatibile con una caduta, così come lo erano le ferite che aveva alla nuca che hanno subito destato sospetti. I carabinieri, tra gli altri indizi, hanno trovato uno scontrino di un supermercato con l’acquisto di candeggina e acido nell’ufficio. Lo scontrino risale alla mattinata di giovedì 29 agosto, giorno in cui Marilia Rodrigues è stata uccisa. Per l’accusa, per simulare un suicidio, l’assassino avrebbe cercato di farle ingerire acido. In un ufficio che Grigoletto ha in un campo volo a Bedizzole è stata trovata una chiave inglese con tracce del tubo della caldaia che chi ha ucciso Marilia aveva manomesso per causare una fuga di gas.