Al via a Mirabello, in provincia di Ferrara, la 32esima edizione della Festa del Tricolore, appuntamento tradizionale fin dai tempi dell’Msi di Giorgio Almirante. Quattro giorni di incontri e dibattiti, che gli organizzatori sperano di trasformare in un punto di partenza per una nuova destra. “Berlusconi vuole rifondare Forza Italia, perché noi non possiamo costruire una sorta di Alleanza nazionale rinnovata?” spiega Vittorio Lodi, uno dei principali promotori della festa. Assente nel programma Gianfranco Fini, che per la prima volta non parteciperà alla kermesse. Eppure, solo tre anni fa, proprio a Mirabello, l’ex presidente della Camera fu incoronato leader della destra ex-missina, e raccolse applausi trionfali con un discorso che segnò la rottura definitiva con il Pdl. Da allora sembra passata un’era. Oggi il popolo di destra, in bilico tra pessimismo e nostalgia, è alla ricerca di una nuova guida. “Alemanno? Neanche per sogno. Lui e La Russa sono traditori”. Molti rimangono fedeli a Fini, che vedono ancora come “l’unico erede di Almirante”. Anche se c’è chi pensa già alle primarie “per far fuori i colonnelli e premiare volti giovani”  di Alessandro Ferrucci e Giulia Zaccariello

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Non ci si può non dire renziani

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