Un milione di fan su Facebook. Il Fatto raggiunge un grande traguardo proprio nel momento in cui prende il via la festa “Tante parole un solo Fatto” al Parco La Versiliana di Marina di Pietrasanta. E questo risultato non poteva arrivare nel momento migliore: durante l’evento (ormai una tradizione) per festeggiare il compleanno del nostro giornale, arrivato in edicola il 23 settembre 2009. Ma il successo sui social network ha radici più “antiche” rispetto al giornale. Era il maggio del 2009, si stava ancora decidendo nome e ‘forma’ di un progetto che aveva una sola missione “pubblicare le notizie”, con la speranza di trovare dei lettori. Si iniziò proprio con una campagna abbonamenti sulla fiducia, nell’estate precedente. Risultato: 40mila abbonamenti e grandi numeri a tutti gli eventi di presentazione, con Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez.
E i nostri (futuri) lettori, in quell’estate, si incontravano già sul blog (antefatto.it), mentre sui primi canali social (su Facebook e su Twitter), accanto alle pagine ufficiali, iniziarono a crearsi comunità spontanee e auto-organizzate in cui i partecipanti si scambiavano le informazioni e notizie disponibili. Così Il Fatto, un quotidiano di carta, segnò il primo di tanti primati: era nato prima sul web. Unico caso al mondo, il 1°quotidiano nativo-digitale.
Pochi mesi dopo fece il suo esordio ilfattoquotidiano.it, con una redazione dedicata al sito con la direzione di Peter Gomez. Grazie alla struttura più consolidata sul web, i nostri fan su Facebook iniziarono a diventare centinaia di migliaia.
Ancora non sapevamo che avremmo rivoluzionato l’informazione sul web (come alcuni report dicono di noi), ma oggi sappiamo che un milione di fan sono la prova che quell’idea – anomala nel panorama editoriale italiano – di pubblicare i fatti, senza colore e senza padroni era un’idea buona: ed è così che abbiamo conquistato anche il record mondiale di likers rispetto alle copie diffuse.
E anche se stiamo festeggiando i fan su Facebook, dobbiamo ricordare che spesso i nostri temi hanno toccato le vette mondiali dei trends su Twitter, e siamo il primo giornale in Europa su Google +. Facebook però non è di nostra proprietà (e se un giorno chiudesse?), e il nostro strumento preferito per diffondere le nostre notizie resta il sito: per questo vi invitiamo a registrarvi alla newsletter e a diventare utente sostenitore per poter partecipare più attivamente alla nostra informazione.
Buoni propositi: durante le numerose dirette video la selezione delle domande è davvero dura, sono migliaia le vostre segnalazioni sui nostri canali e nelle pagine, tra i commenti. Non riusciamo ancora a vagliarle tutte (ci vorrebbe una redazione parallela), ma vi promettiamo di continuare ad ascoltarvi sempre, e sempre di più.