Il dato, pubblicato da Federalberghi, è stato registrato in Italia nel periodo da gennaio ad agosto. "E' un risultato storico", ha commentato il presidente della federazione, Bernabò Bocca. Allarme occupazionale: perso il 4,5% dei lavoratori del settore
Gli italiani vanno sempre meno in vacanza e il settore del turismo sopravvive grazie a chi viene dall’estero. Per la prima volta nella storia moderna delle rilevazioni statistiche negli alberghi del Bel Paese hanno soggiornato più clienti stranieri (50,3%) che italiani (49,7%). Il dato, pubblicato da Federalberghi, riguarda il periodo da gennaio ad agosto. “E’ un risultato storico”, ha commentato il presidente della federazione, Bernabò Bocca.
“L’andamento del turismo alberghiero italiano da giugno ad agosto di quest’anno (rispetto allo stesso periodo del 2012) conferma il punto di frenata della crisi riscontrato in via previsionale ad inizio estate per l’intero settore”, ha spiegato, “pur lasciando sul campo perdite di fatturato e diminuzione di occupati“.
A pesare sui ricavi degli albergatori è proprio il difficile momento economico. Se la componente straniera ha infatti salire le presenze dei turisti negli alberghi italiani, per l’intero 2013 si prevede un netto calo sia del fatturato che del numero di occupati del settore. “L’andamento del turismo alberghiero italiano da giugno ad agosto di quest’anno, – afferma Bocca – rispetto allo stesso periodo del 2012, conferma il punto di frenata della crisi, riscontrato in via previsionale ad inizio estate per l’intero settore, pur lasciando sul campo perdite di fatturato e diminuzione di occupati”.
Bocca ha precisato che “a fronte comunque del complessivo incremento di pernottamenti il giro d’affari anche nel 2013 subirà una flessione quantificabile al momento almeno in un -8%, in diretta conseguenza della flessione generalizzata dei prezzi, politica tariffaria obbligata dalla congiuntura mondiale. Altra nota dolente riguarda il calo di occupati che vede da gennaio ad agosto un -4,5% di lavoratori, di cui un -5,1% a tempo indeterminato ed un -4% a tempo determinato“.