Ancora qualche giorno fa diceva che Silvio Berlusconi aveva diritto di difendersi, ma alla festa del Pd a Genova l'ex presidente della Camera ed ex magistrato è intervenuto sul tema dicendo che il "ricorso è infondato". Ma è una considerazione meramente tecnica
Qualche giorno fa diceva che Silvio Berlusconi aveva diritto di difendersi. E anche oggi Luciano Violante, ex presidente della Camera e sempre ipergarantista, sembra fornire un assist al Cavaliere definendo il lavoro della Giunta per Immunità del Senato come se fosse quello di un “tribunale”: di fatto investendo di una funzione di giudizio che i 23 senatori non hanno. La legge Severino infatti prevede che la Giunta prenda atto della decadenza di un parlamentare condannato in via definitiva e il regolamento contempla una discussione, la possibilità di difesa del senatore e infine il voto che poi dovrà essere in qualche modo ratificato dall’Aula.
Il ricorso dei legali di Berlusconi alla Corte di Strasburgo, depositato in Giunta dalla difesa del leader del Pdl, appare infondato a Luciano Violante per una questione meramente tecnica e non nel merito. “Secondo me il ricorso è infondato – ha spiegato l’ex magistrato intervenuto sul tema domenica pomeriggio parlando con i giornalisti alla Festa del Pd a Genova – Perché per essere fondato dovrebbe presupporre che la decadenza sia stata applicata. In questo caso non è stata applicata e quindi non credo sia ammissibile il ricorso”.
Il deputato Pd, già saggio nominato da Napolitano prima del governo Lteta, non si pone neppure il problema della retroattività della legge Severino applicata alla vicenda di Berlusconi. “Secondo me – ha affermato – non c’è questo problema, è la mia opinione, aspettiamo che decida la Giunta tranquillamente. Io dico lasciamo libera e tranquilla la Giunta di decidere secondo le regole. Sono già state espresse troppe opinioni in questa fase. Adesso basta. La Giunta funziona come se fosse un tribunale. Lasciamola decidere”. In realtà molti giuristi negano la funzione giurisdizionale della Giunta che non avrebbe neanche la possibilità di sollevare, per esempio, un conflitto di attribuzione davanti alla Corte della Costituzionale come invece è potere della Camere.
Mentre l’ex magistrato parlava con i giornalisti un uomo sui 40 anni gli ha versato addosso il contenuto di una bottiglietta d’acqua. L’individuo, noto per avere disturbato altri personaggi politici, è fuggito inseguito dagli agenti della Digos. Violante ha continuato a parlare con i giornalisti incurante della ‘doccia’ improvvisa.