“Imbarazzo per Dell’Utri? Lo deve provare chi è oggetto di una condanna come quella. Non io”. Un po’ a sorpresa Giancarlo Galan, ospite sul palco della Festa del Fatto, prende le distanze da Marcello Dell’Utri che nelle motivazioni della sentenza di condanna per concorso esterno in associazione mafiosa viene definito il “mediatore contrattuale” di un patto tra Cosa Nostra e Silvio Berlusconi. Galan la prende alla larga, premettendo che non critica la magistratura e rimarcando la sua amicizia e il suo “debito di riconoscenza” verso l’ex senatore del Pdl, condannato il 25 marzo scorso. Poi arriva al punto non risparmiando una sottile presa di distanza rispetto all’amico: “Dico solo che ho conosciuto una persona diversa da quella dipinta nelle motivazioni e sui giornali. Quanto all’imbarazzo per la sentenza no, ho provato tanti sentimenti, tristezza, delusione ma imbarazzo lo deve provare chi è oggetto di una condanna. Non io”