Excursus sul processo relativo alla compravendita dei senatori, dove Silvio Berlusconi è imputato per corruzione con Valter Lavitola e Sergio De Gregorio. L’udienza si terrà il 16 settembre, la sentenza è attesa per il 23 ottobre. Nel servizio trasmesso da “Piazza Pulita”, su La7, e realizzato da Francesca Biagiotti e da Gaetano Pecoraro si ricostruisce dettagliatamente la vicenda che portò alla caduta del governo Prodi. “Ricordo quelli che mangiavano la mortadella, quelli che stapparono la bottiglia di champagne” – dichiara amareggiata la deputata Sandra Zampa, ex portavoce di Romano Prodi – “sono state giornate drammatiche che hanno segnato per sempre la storia di questo Paese”. E rivela: “Ricordo anche quelli che raccontarono di aver ricevuto offerte. Valerio Zanone disse che gli era stata offerta una fortuna”. L’ex capogruppo Idv del Senato, Aniello Formisano, racconta che, secondo lui, esisteva un pool organizzato da Berlusconi e composto da parlamentari e non parlamentari al fine di garantirsi al Senato i voti necessari per far cadere il governo di centrosinistra. Viene mostrata la lettera ricattatoria scritta da Lavitola a Berlusconi il 13 dicembre 2011. L’epistola dell’ex direttore dell’Avanti, che pare non sia mai arrivata a destinazione, è agli atti della procura di Napoli e in essa Lavitola ammette di aver comprato De Gregorio e di aver suggerito al Cavaliere la compravendita di senatori. A riguardo, viene intervistato Sergio De Gregorio che ribadisce di aver preso soldi: un milione di euro dal Pdl, due milioni (in nero) da Lavitola. E aggiunge: “Ai magistrati ho detto ciò che mi fu riferito di Luca Barbareschi, che andò via da Berlusconi sbattendo la porta, insultandolo e accusandolo di essere il male di tutti i mali. E poi tornò indietro. Verdini si occupò di mediare con Mediaset la possibilità che Barbareschi ottenesse una fiction. Che poi ha ottenuto, nonostante le resistenze interne e l’ordine del capo” di Gisella Ruccia
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