Ha preso la parola a nome dell’intero gruppo, che rappresenta le correnti di Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia, il consigliere Vittorio Borraccetti: "Da quando la Cassazione ha condannato Berlusconi ai magistrati sono state rivolte espressioni offensive e gravissime accuse da settori politici e dell’informazione. Non si è trattato di critiche severe, che sono legittime, ma di diffamazione e calunnie"
Tutela ai magistrati, in particolare quelli di Magistratura Democratica, per gli attacchi di cui sono stati oggetto dopo la sentenza della Cassazione che ha definitivamente condannato Silvio Berlusconi per frode fiscale nel processo Mediaset. A chiederlo, in apertura del plenum del Consiglio superiore della magistratura, i consiglieri togati di Area, la formazione che unisce la corrente di Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia ovvero la cosiddetta area progressista delle toghe della Anm – l’associazione nazionale dei magistrati.
Ha preso la parola a nome dell’intero gruppo il consigliere Vittorio Borraccetti: “Da quando la Cassazione ha condannato Berlusconi ai magistrati sono state rivolte espressioni offensive e gravissime accuse da settori politici e dell’informazione. Pm e giudici che si sono occupati di questo caso – ha denunciato Borraccetti – sono stati accusati di avere concorso dolosamente a un esito processuale preordinato in odio politico a Berlusconi”. Nel mirino della stampa vicina all’ex premier era finito per esempio il presidente della sezione feriale della Cassazione, Antonio Esposito. Il procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli aveva parlato addirittura di “liste di proscrizione” dopo i servizi apparsi anche su Libero e Panorama.
“Non si è trattato – ha sostenuto Borraccetti nel suo intervento – di critiche severe, che sono legittime, ma di diffamazione e calunnie“. Il consigliere, ha definito quanto accaduto “inaccettabile. C’è chi parla di eversione democratica perché non gli piace una sentenza, ma l’eversione – ha ammonito Borraccetti – sta nel dileggio della giurisdizione”. Il Csm, ha poi chiesto il rappresentante di Area, “non può restare in silenzio, deve respingere offese e calunnie tutelando l’onore e la dignità della magistratura”. Md è stata indicata come “una setta impegnata nell’eversione” dal deputato Daniela Santanché ospite del programma Piazza Pulita lunedì 9 settembre. Il magistrato nel suo intervento non ha fatto ma il riferimento alla pitonessa era chiatro