È tutto chiaro, limpido, ostentato e senza nessuna vergogna. Lo Stato è ricattato e piegato ai voleri delle mafie e dei delinquenti. Mai come in questo ultimo periodo si è assistito al blocco completo delle istituzioni per il volere del padrino politico più importante degli ultimi decenni.
Possiamo giocare e fare finta che sia tutto normale, possiamo evitare di guardare realmente le cose e i fatti di questi ultimi giorni, possiamo disinteressarci, ma quello che l’Italia sta subendo è uno dei fatti storici più eclatanti della nostra Repubblica.
Sappiamo tutto e per molti questa realtà è normale.
È normale che Berlusconi abbia fatto un patto con Cosa Nostra. Leggere le motivazioni della Sentenza della Corte di Appello di Palermo, relativa alla condanna di Dell’Utri, e vedere nero su bianco che Berlusconi aveva ed ha un patto concreto con Cosa Nostra dovrebbe far venire il vomito a chiunque e soprattutto alle massime istituzioni.
Primo fra tutti il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Invece no, nel paese di pinocchio tutto è permesso. Come se non bastasse ora, come un vero Al Capone, Berlusconi è stato condannato definitivamente per frode fiscale. Ma definitivamente per un padrino politico non esiste.
Mai si poteva pensare che dopo tre gradi di giudizio, la realtà fosse sempre distorta a piacimento.
Proviamo noi comuni mortali ad evadere il fisco e vediamo in quanto tempo andiamo dentro in carcere. Se riuscite, provate a chiedere a Re Giorgio un incontro al Colle. O magari per Voi fate andare il vostro amico dipendente o prestanome. Fatelo andare al Colle a chiedere la Grazia. Su provate.
Se non bastasse provate a dire sui giornali e le Vostre Tv che la condanna è politica e che non corrisponde alla realtà. E se vogliono portarVi dentro, dite che non è possibile perché avete tanti amici, o avete tanti mi piace su facebook (citazione di Crozza ieri a Ballarò), o siete amministratori di un grande condominio, o avete preso i voti in convento.
Follia pura. Ma detta e ridetta dai servi del padrino in ogni mezzo di comunicazione. Senza un minimo di dignità e vergogna. Parole troppo alte per certi personaggi. Ormai assistiamo a tutto e al contrario di tutto.
Non si può più nascondere il Patto Stato-Mafia e fratellanze deviate.
Napolitano che instancabile continua a fregarsene della Costituzione e inesorabilmente fa da garante alle famose grandi intese. Grandi intese che devono essere chiamate con il giusto nome.
Compromesso di Governo per salvare Berlusconi e i suoi trasversali interessi.
Non c’è più bisogno di nascondere certe cose. Sono clamorose ed evidenti. Basterebbe leggere le varie dichiarazioni dei vari Schifani e Alfano per capire in che mani siamo. E come un Ministro dell’Interno si permetta di affermare certe cose.
L’Italia va affondo e la mafia si diverte. Lo Stato non esiste più e la Mafia ha preso il suo posto. È la più grande strategia di sempre. È lo Stato che è Mafia.
A breve la trattativa sarà terminata e porterà a questa definitiva conclusione.
Poco da discutere ancora, niente da dire sul Pd, non ha più senso. Niente più parole da spendere in difesa di nessuno. La legge è un qualcosa di astratto e non più applicabile al forte e al politico.
Ma la tua forza è l’appartenenza alla grande famiglia.
I giochi sono finiti. Sono riusciti a fare quello che volevano. La Trattativa è andata a buon fine. Non è più “Stato”.
Andrea Viola
Italia Viva Sardegna, avvocato e consigliere comunale
Giustizia & Impunità - 11 Settembre 2013
La trattativa Stato-Berlusconi
È tutto chiaro, limpido, ostentato e senza nessuna vergogna. Lo Stato è ricattato e piegato ai voleri delle mafie e dei delinquenti. Mai come in questo ultimo periodo si è assistito al blocco completo delle istituzioni per il volere del padrino politico più importante degli ultimi decenni.
Possiamo giocare e fare finta che sia tutto normale, possiamo evitare di guardare realmente le cose e i fatti di questi ultimi giorni, possiamo disinteressarci, ma quello che l’Italia sta subendo è uno dei fatti storici più eclatanti della nostra Repubblica.
Sappiamo tutto e per molti questa realtà è normale.
È normale che Berlusconi abbia fatto un patto con Cosa Nostra. Leggere le motivazioni della Sentenza della Corte di Appello di Palermo, relativa alla condanna di Dell’Utri, e vedere nero su bianco che Berlusconi aveva ed ha un patto concreto con Cosa Nostra dovrebbe far venire il vomito a chiunque e soprattutto alle massime istituzioni.
Primo fra tutti il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Invece no, nel paese di pinocchio tutto è permesso. Come se non bastasse ora, come un vero Al Capone, Berlusconi è stato condannato definitivamente per frode fiscale. Ma definitivamente per un padrino politico non esiste.
Mai si poteva pensare che dopo tre gradi di giudizio, la realtà fosse sempre distorta a piacimento.
Proviamo noi comuni mortali ad evadere il fisco e vediamo in quanto tempo andiamo dentro in carcere. Se riuscite, provate a chiedere a Re Giorgio un incontro al Colle. O magari per Voi fate andare il vostro amico dipendente o prestanome. Fatelo andare al Colle a chiedere la Grazia. Su provate.
Se non bastasse provate a dire sui giornali e le Vostre Tv che la condanna è politica e che non corrisponde alla realtà. E se vogliono portarVi dentro, dite che non è possibile perché avete tanti amici, o avete tanti mi piace su facebook (citazione di Crozza ieri a Ballarò), o siete amministratori di un grande condominio, o avete preso i voti in convento.
Follia pura. Ma detta e ridetta dai servi del padrino in ogni mezzo di comunicazione. Senza un minimo di dignità e vergogna. Parole troppo alte per certi personaggi. Ormai assistiamo a tutto e al contrario di tutto.
Non si può più nascondere il Patto Stato-Mafia e fratellanze deviate.
Napolitano che instancabile continua a fregarsene della Costituzione e inesorabilmente fa da garante alle famose grandi intese. Grandi intese che devono essere chiamate con il giusto nome.
Compromesso di Governo per salvare Berlusconi e i suoi trasversali interessi.
Non c’è più bisogno di nascondere certe cose. Sono clamorose ed evidenti. Basterebbe leggere le varie dichiarazioni dei vari Schifani e Alfano per capire in che mani siamo. E come un Ministro dell’Interno si permetta di affermare certe cose.
L’Italia va affondo e la mafia si diverte. Lo Stato non esiste più e la Mafia ha preso il suo posto. È la più grande strategia di sempre. È lo Stato che è Mafia.
A breve la trattativa sarà terminata e porterà a questa definitiva conclusione.
Poco da discutere ancora, niente da dire sul Pd, non ha più senso. Niente più parole da spendere in difesa di nessuno. La legge è un qualcosa di astratto e non più applicabile al forte e al politico.
Ma la tua forza è l’appartenenza alla grande famiglia.
I giochi sono finiti. Sono riusciti a fare quello che volevano. La Trattativa è andata a buon fine. Non è più “Stato”.
B.COME BASTA!
di Marco Travaglio 14€ AcquistaArticolo Precedente
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Putin: “Obiettivi vicini. Zelensky illegittimo, dovevo attaccare prima”. Il presidente ucraino: “Garanzie Ue insufficienti, Trump uomo forte”
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "La Corte di Cassazione ha stabilito in maniera chiara e netta che la competenza di decidere se un Paese è o meno sicuro spetta al governo. Quindi non i singoli giudici. La conferma che il governo Meloni aveva ragione e che le sentenze con cui i giudici hanno annullato i trasferimenti in Albania dei migranti sbarcati illegalmente sulle nostre coste erano sbagliate. Cosa diranno adesso Schlein e gli altri esponenti delle opposizioni, insieme alla grancassa dei loro house organ, dinanzi a questa sentenza che decreta il loro ennesimo fallimento? Per quanto ci riguarda continuiamo ad andare avanti, consapevoli che tutta l’Europa guarda all’Italia come un modello nel contrasto all’immigrazione illegale”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "Hai fatto la cosa giusta". Così, su Twitter, Elon Musk replica al commento che Matteo Salvini aveva fatto al post del patron di Tesla sul caso Open arms.
Roma 19 dic (Adnkronos) - "I delinquenti sono quelli che vogliono Salvini in galera". Lo scrive sui social Francesco Storace.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "Sono contento che abbiano assolto Renzi, che non finisca in galera. Io voglio vincere le elezioni perchè la gente ci dà fiducia, non perchè arrestano tutti gli altri". Lo ha detto Matteo Salvini in una diretta social.
Roma 19 dic (Adnkronos) - - "Se mi dichiareranno innocente sarò felice per i miei figli e perchè ho fatto il mio lavoro. Se mi dichiareranno colpevole sarò felice lo stesso, non mi pento assolutamente di nulla, ho difeso da immigrati clandestini e trafficanti il mio Paese. Sarebbe un problema per l'Italia e gli italiani, con un ministro che bloccava gli sbarchi condannato immaginate voi trafficanti, scafisti e delinquenti dove verrebbero e porterebbero questi disperati". Lo ha detto Matteo Salvini in una diretta social alla vigilia della sentenza del processo Open Arms.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "Chi non rischia, chi non va oltre l'ostacolo, non va da nessuna parte. Io, da 51enne, comunque vada sarò orgoglioso di quello che ho fatto". Lo ha detto Matteo Salvini in una diretta social alla vigilia della sentenza su Open Arms.
"Se mi assolvono ho fatto il mio dovere e bye bye sinistra. In in caso di condanna ricorreremo in appello, la riterrei una profonda ingiustizia e un danno non a me ma al Paese", ha spiegato il ministro dei Trasporti proseguendo: "Mi stanno arrivando migliaia di messaggi, ho preso l'aereo e tanti ragazzi mi hanno detto non mollare, bravo. Sono felice".
"Paura zero, mi sento come la canzone di Venditti 'Notte prima degli esami', mi sento orgoglioso e felice di quello che ho fatto. Domani è la sentenza di primo grado, poi c'è l'appello e la Cassazione. Tolgo qualche gioia a chi mi augura il male, se mi condannano farò ricorso e continuerò a fare il mio lavoro", ha proseguito Salvini.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "A me pare di poter dire, non temendo di essere smentita, che senza Nino Andreatta i cattolici democratici, dopo il terremoto della Prima Repubblica e il tracollo della Dc, probabilmente non avrebbero maturato la scelta del centrosinistra. E soprattutto che senza di lui non avrebbe visto la luce l’Ulivo, che io considero davvero una grande 'invenzione' politica". Lo ha detto Anna Ascani, cicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo alla presentazione del numero della rivista 'Arel' su Nino Andreatta.
"E non parlo di forma, di contenitore, ma di idealità, della possibilità che Andreatta e altri videro e perseguirono, di unire le culture popolari e riformiste di centro e di sinistra chiudendo la lunga stagione che le aveva viste contrapposte e, ancora più importante, di consentire attraverso la 'contaminazione' tra cultura cattolico-democratica, socialista, laica, ambientalista la nascita del Partito democratico. Non sarei qui oggi, non saremmo qui in tanti, senza la visione di Nino Andreatta e di chi allora credette in quella scommessa", ha aggiunto.