Così Vittorio Feltri, impietoso, spiega gli ultimi passi falsi del Pdl: gaffes di uomini maldestri che da anni sfruttano il capo e che anche oggi, mentre cala il sipario sul ventennio berlusconiano, si dimenano disordinatamente. Privi non solo di un piano, ma pure di un’idea: “Sa perché nessuno capisce la strategia del Pdl? Perché non c’è! E se c’è è scritta in cinese”.
Eppure Berlusconi paga caro i suoi avvocati e consiglieri.
Ma è il comportamento del centrodestra in generale a essere schizofrenico. Da sempre. Non sono mai riusciti a legiferare in modo non dico intelligente, ma nemmeno conveniente.
Pensa alla legge Severino votata anche dal Pdl?
Non solo: hanno pure avallato la legge che riguarda i minori, che poi è servita a condannare Berlusconi nel processo Ruby.
Persino l’affannata relazione di Augello in giunta, ha finito per essere controproducente.
La verità è che non ci ho capito niente. Qualsiasi cosa facciano Augello o gli esponenti di maggior spicco, si fa per dire, del Pdl, è inutile. Qui non c’è piu niente da fare, la soluzione non c’è. Sono piccoli tentativi per allungare il brodo che non porteranno a nulla.
Le sono piaciuti gli striscioni nelle spiagge a sostegno di B.?
Non so chi abbia ideato queste cose, ma non servono a niente. Proprio come le manifestazioni, o certe dichiarazioni esplosive. Bisogna realizzare che siamo di fronte a una condanna de-fi-ni-ti-va.
Hanno anche provato a umanizzarlo, con le foto abbracciato a Dudù il cane.
Mah, non voglio fare il pesce in barile ma proprio non capisco come queste mosse possano giovare. Sarà che, da bergamasco, sono un po’ tardo: non afferro .
C‘è malafede o incompetenza?
Il problema è che lui comunque non ascolta. Siamo al punto in cui ha ragione l’ultimo che parla. Berlusconi è in uno stato psicologico confusionale, ed è comprensibile. Un giorno sostiene una cosa e il giorno dopo un’altra: è proprio nel pallone. E non perché sia scemo, ma perché la situazione è talmente incasinata che non se ne esce.
Motivo in più perché qualcuno gli dia una mano.
Solo che lui si circonda di accondiscendenti a sua disposizione a prescindere dal loro valore e dalla loro sincerità. Anche se alla fine gli stanno pure sulle balle.
Può sempre contare sui figli.
Forse sì. Ma a parte loro c’è solo gente che gli vuole male, che pensa solo a se stessa e a spremerlo fino all’ultimo, a proprio esclusivo vantaggio. Oramai è tardi, non c’è più niente da fare. Doveva pensarci prima, ma troppa presunzione, dovuta anche ai suoi successi, ha creato un eccesso di fiducia. Che produce gran stupidaggini.
Però, ripeto, per svicolare da queste situazioni esistono i principi del foro.
Io che non sono né avvocato né cancelliere gli ho detto subito l’unica via d’uscita:’Haiilpassaporto,vattene’. Se deve fuggire un impiegato dell’Enel ha qualche difficoltà, ma un signore come lui avrebbe fatto la bella vita.
Se vuole scappare per la verità è ancora in tempo.
Eh, ma senza passaporto non sarebbe carino.
Ma neanche col passaporto.
Ma non sarebbe stato un reato.
Secondo lei c’è chi spera nell’uscita di scena del capo?
Se il Pdl fosse un partito vero, organizzato, compatto, gli Alfano e i Lupi farebbero appello agli elettori: ‘Noi resisteremo, vi rappresenteremo’. Invece sono molto divisi e ciascuno pensa al proprio posticino. Si attaccano ancora a Berlusconi senza capire che ormai è fuori gioco.
E nessuno, magari sopravvalutandosi, pensa davvero di poterne prendere il posto?
Sicuramente sì, però poi mi vengono in mente i volti dei cosiddetti personaggi di spicco e mi cascano le braccia.
Magari loro si guardano meno allo specchio.
Non puoi impedire alla gente di sognare. Ma siamo in campo onirico.
da il Fatto Quotidiano del 11/09/2013