Il gruppo di lavoratori si è arrampicato in cima al monumento per chiedere il rispetto degli impegni assunti dal Comune su una vicenda che riguarda 146 dipendenti: il loro contratto scade il prossimo 30 settembre e fino ad ora nessun passo avanti è stato fatto per garantire loro l'impiego
Quaranta sorveglianti dell’Istituto dell’Urbe, con il contratto in scadenza e senza stipendio da settimane, si sono arrampicati in segno di protesta sull’Arco di Costantino. Già nell’agosto del 2009 i ‘gladiatori’ erano stati protagonisti di un’altra clamorosa occupazione, quella del Colosseo. Il gruppo di lavoratori si è arrampicato in cima al monumento per chiedere il rispetto degli impegni assunti dal Comune su una vicenda che riguarda 146 di loro. Dall’arco è stato srotolato uno striscione, in italiano e in inglese, con cui i lavoratori rivendicano: ‘Lavoro, diritti e dignità”.
È dell’aprile 2013 la sigla dell’accordo che prevedeva l’assorbimento degli ex vigilantes dell’Ivu all’interno delle partecipate di Roma Capitale. E oggi l’unica certezza per loro è la scadenza, il prossimo 30 settembre, del contratto a temine con la società Multiservizi, presso la quale hanno svolto diverse mansioni. I vigilantes, protagonisti anche di un recente blitz all’assessorato all’Ambiente, chiedono alla nuova amministrazione un cambio di passo che renda possibile un lavoro stabile per tutti.
“Vogliamo parlare col sindaco Marino, vogliamo garanzie sui nostri stipendi e il nostro lavoro”, dicono. Uno dei dipendenti salito sul monumento si è anche sentito male ed è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco.