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Conflitto di interessi e sicurezza alimentare in Europa

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L’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare è di nuovo sotto accusa. Qualche mese dopo la denuncia dell’associazione ambientalista francese Réseau Environement Santé, che aveva accusato l’Efsa stessa di aver copiato parte della sua valutazione sull’aspartame da studi finanziati da una compagnia giapponese leader nella produzione dell’aspartame. Tanto che a novembre è attesa una nuova valutazione.

Stavolta contro l’Autorità Europea c’è la Pesticide Action Network Europe (Pan Europe), che da anni si batte, e non senza risultati, per togliere dall’Efsa i consulenti delle industrie e multinazionali. La Pan Europe contesta la nuova nomina di direttore della strategia scientifica e coordinamento (Scistrat) dell’Efsa, che è stata affidata a Juliane Kleiner. Contro tale nomina si sono poi anche espresse l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (Aiab), la Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica (Firab) e Legambiente.

La Kleiner, sottolinea Pan Europe, pur essendo già responsabile del Comitato Scientifico, “non ha alle spalle un passato da pure ricercatrice, non avendo mai condotto studi sperimentali pubblicati su riviste peer-reviewed, né ha esperienza di studi di laboratorio. E dunque è difficile capire perché sarebbe qualificata per questa posizione cruciale. Può un direttore scientifico, proveniente dal mondo dell’industria, essere neutrale in campo scientifico?

La Kleiner ha difatti lavorato per più di sette anni per un gruppo di lobby industriale, l’International Life Sciences Institute (Ilsi), schierandosi a difesa di non pochi interessi e posizioni del comparto industriale, come le soglie di tolleranza per i farmaci cancerogeni genotossici o per le sostanze chimiche potenzialmente tossiche, ma anche come la non pertinenza per l’organismo umano di risultati di studi condotti su animali e avversi al tornaconto dell’industria, oltre a tante altre iniziative volte a indirizzare la politica dell’Efsa verso gli interessi dell’industria. Un lavoro che la Kleiner ha svolto assieme a diversi impiegati della Nestle, Unilever, Proctyer&Gamble etc. e con tutti gli scienziati legati dell’Ilsi. Del resto come dipendente dell’Efsa la Kleiner ha continuato a condividere i punti di vista dell’industria, assieme ad alcuni scienziati che erano membri dei panel dell’Efsa, e che sono di recente stati rimossi dai panel stessi per conflitto di interesse”.

La nuova nomina della direttrice dello Scistrat, che guida le attività scientifiche dell’Efsa ed è responsabile dell’attuazione della strategia, è giunta prima dell’estate dopo l’abbandono della carica da parte di Hubert Deluyker, che peraltro aveva in passato lavorato direttamente per una delle più grandi industrie chimico-farmaceutiche al mondo, la Pfizer.

“Tutto ciò” ribadisce l’Aiab “conferma come l’indipendenza e l’integrità scientifica dell’Agenzia sia ancora a un livello inadeguato ed abbia ancora una lunga strada davanti a sé prima di raggiungere una reale posizione di neutralità”. 

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