L’uomo può camminare sull’acqua, ammesso che sia sulla Luna. Ecco la scoperta di alcuni ricercatori italiani che è stata premiata dal premio Ig Nobel. Si tratta di un riconoscimento della rivista Annals of Improbable Research che vuole essere una parodia del premio Nobel. L’edizione di quest’anno, tenutasi nella notte del 12 settembre al Sanders Theatre dell’università di Harvard, negli Stati Unti, ha premiato tutti coloro che si sono distinti nella scienza che “fa ridere e poi pensare”. Tra i dieci riconoscimenti assegnati quello per la pace è andato anche al presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e alla polizia dello stato ex sovietico, per aver vietato gli applausi in pubblico e per l’arresto per applausi di un uomo con un braccio solo. “Non siamo riusciti a raggiungere il premier per consegnare il premio ma abbiamo sufficienti notizie da sapere che è meritato ampiamente”, ha commentato Marc Abrahams, direttore della rivista .
Uno dei premi più bizzarri è quello per la “salute pubblica”, andato ad alcuni medici thailandesi che hanno sviluppato una metodologia per curare le persone che hanno subito l’amputazione del pene. Mentre il premio della chimica è andato ai ricercatori giapponesi che hanno scoperto il meccanismo che suscita le lacrime in chi taglia le cipolle. L’Ig Nobel per la medicina è andato al giapponese Masateru Uchiyama della Teikyo University di Tokyo, per aver evidenziato l’effetto positivo della musica dell’Opera sui trapiantati di cuore, in questo caso topi. Il team guidato dalla francese Laurent Bègue ha vinto il premio per la psicologia, dimostrando che quando si è ubriachi si è anche convinti, il più delle volte, di essere attraenti. Riconoscimento in biologia e astronomia è andato al team svedese-australiano di Marie Dacke, che ha scoperto come gli scarafaggi siano in grado di trovare la via di “casa” lasciandosi guidare dalla via lattea.
Lo studio vincitore per la fisica è firmato da Alberto Minetti, professore ordinario al dipartimento Fisiopatologia medico-chirurgica e dei trapianti dell’Università di Milano, e da altri italiani dell’Ircss Santa Lucia e dell’università di Tor Vergata di Roma. La ricerca pubblicata nel 2012 sulla rivista Plos One riguardava gli adattamenti della nostra camminata a gravità diverse da quella terrestre, dimostrando che con la gravità lunare la corsa sull’acqua sarebbe possibile. L’esperimento italiano è in realtà un effetto collaterale di uno studio molto più “serio” nel campo della riabilitazione motoria. Lo spiega Francesco Lacquaniti dell’Irccs Santa Lucia e dell’università di Tor Vergata di Roma, uno degli autori dell’articolo, che si dichiara “divertito come gli altri autori dal premio vinto”. L’esperimento è costato pochissimo, visto che i ricercatori avevano già gli strumenti per “simulare la microgravità, “mandando” l’uomo sulla Luna o su Marte. “Volevamo capire se era possibile per l’uomo camminare sull’acqua, e la risposta è stata che con la gravità della Luna è possibile”, afferma Lacquaniti. “L’esperimento è stato fatto con una piscinetta gonfiabile, e con alcuni volontari che provavano a camminare in differenti condizioni. “C’è anche una scoperta “seria”, perché abbiamo visto che le condizioni idrodinamiche necessarie sono le stesse che hanno gli animali che sulla Terra riescono a correre sull’acqua, e che quindi si conservano con l’evoluzione”, ha sottolineato l’esperto.