“A Imola la Moto Gp ha già corso e se in un prossimo futuro fossimo pronti per riaccoglierlo dovremmo forse dire di no?”. Il sindaco di Imola, Daniele Manca, lancia il sasso e non nasconde la mano. Presentando il nuovo piano strategico 2014-2016 dello storico autodromo Ferrari, il neorieletto primo cittadino del Pd lancia una nuova scalata al Moto Gp che da anni fa tappa a Misano Adriatico.
Abbandonate le gare di Formula 1 alla fine del 2006, quando il superboss Ecclestone le tolse alla società Sagis indebitata fino al collo, lo storico autodromo imolese ospita dal 2009 il campionato mondiale Superbike e ora si prepara ad una riqualificazione turistico-commerciale tutta da sviluppare. In quest’ottica il dirimpettaio Moto Gp che si è appena corso sulla riviera romagnola diventa un boccone appetibilissimo, anche perché a gestirlo economicamente è la Provincia di Rimini, non proprio in ottima salute. Solo nel 2012 l’agenzia di marketing turistico della Provincia di Rimini per MotoGp, ‘Notte Rosa‘, grandi eventi dei Comuni e dei privati aveva investito 685mila euro, pari al 44,2% del budget totale. Cifra difficile da ripetere per l’anno a venire a fronte di bilanci sempre più magri e Province, come ente pubblico in generale, sempre più a rischio di sparizione.
Un’operazione di riconquista, quella di Manca, che chiama in causa direttamente la Regione: “Non c’è nessuna competizione tra Imola e Misano. Poi certo, la Regione dovrà decidere cosa fare di Misano”, ha spiegato il sindaco seduto a fianco a Uberto Selvatico Estense, il gestore del “Ferrari” Formula Imola.
“Il Moto Gp ce lo teniamo noi. Abbiamo un contratto con Dorna Sports fino al 2016, con un accordo sulla possibilità di interromperlo nel 2014 – ha risposto Fabio Galli, assessore al Turismo della Provincia di Rimini – In ogni caso, almeno per altre due edizioni la corsa è blindata a Misano. Le suggestioni di Imola? Credo siano legittime, ma destinate a rimanere tali visto il contesto e lo stato delle finanze pubbliche”.
Dello stesso tenore l’offensiva del presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali che, a botta calda su Facebook, ha canzonato il sindaco di Imola (“Ho letto le dichiarazioni di Manca sull’intervento della Regione. Vi ricordate da piccoli quando chi non riusciva a vincere portava via la palla chiamava il cugino più grande per farsi giustizia? Ecco, uguale”); poi ha rincarato la dose: “Non risultano piani segreti tra Comune di Imola e Regione, ma non me ne stupirei, non mi stupisco più di nulla ormai. Misano non è solo un circuito – ha aggiunto – è un evento nell’evento, ha una sua storia, un’anima, genera un indotto fondamentale e riempie gli hotel. Per questo abbiamo fatto sacrifici in questi anni per sostenerlo. Con tutto il rispetto per Imola, loro non ha questo ambiente e questi motori”.
Una querelle tutta interna agli amministratori dello stesso partito che, col passare delle ore, assume sempre più una dimensione campanilistica e trasversale, tanto che alle cariche esecutive riminesi si affianca a Manca, il Pdl di Imola col capogruppo in Comune, Simone Carapia: “Invito il presidente di un ente che ha le ore contate a informarsi meglio sul circuito Enzo e Dino Ferrari con tutto il rispetto per Misano. Se Vitali gira il mondo e chiede di Misano forse qualcuno gli risponde, vorrei però che provasse con Imola e i risultati sarebbero totalmente diversi. Per ridare slancio all’autodromo – ha aggiunto – ci vogliono grandi eventi più che negozi e musei e allora chi governa la città faccia in modo di riportare eventi come il Moto Gp sul Santerno”.
Infine va registrata la posizione più sfumata del coordinatore del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, Andrea Cicchetti: “Ragioniamo di anno in anno, ma onoreremo il contratto e vogliamo che la Dorna resti a Misano. Il rapporto è talmente consolidato che per metterci d’accordo ci basta anche mangiare una piadina allo stesso tavolo”.
Emilia Romagna
Guerra Pd per i motori, Imola vs Misano: “Spostare il Moto Gp? Perché no”
Il neorieletto sindaco democratico Daniele Manca lancia una nuova scalata alla gara motociclistica che da anni fa tappa a Misano Adriatico. Un’operazione di riconquista che chiama in causa direttamente la Regione. Dall'altra parte fa muro Fabio Galli, assessore al Turismo della Provincia di Rimini: "Il Gran premio lo gestiamo noi"
“A Imola la Moto Gp ha già corso e se in un prossimo futuro fossimo pronti per riaccoglierlo dovremmo forse dire di no?”. Il sindaco di Imola, Daniele Manca, lancia il sasso e non nasconde la mano. Presentando il nuovo piano strategico 2014-2016 dello storico autodromo Ferrari, il neorieletto primo cittadino del Pd lancia una nuova scalata al Moto Gp che da anni fa tappa a Misano Adriatico.
Abbandonate le gare di Formula 1 alla fine del 2006, quando il superboss Ecclestone le tolse alla società Sagis indebitata fino al collo, lo storico autodromo imolese ospita dal 2009 il campionato mondiale Superbike e ora si prepara ad una riqualificazione turistico-commerciale tutta da sviluppare. In quest’ottica il dirimpettaio Moto Gp che si è appena corso sulla riviera romagnola diventa un boccone appetibilissimo, anche perché a gestirlo economicamente è la Provincia di Rimini, non proprio in ottima salute. Solo nel 2012 l’agenzia di marketing turistico della Provincia di Rimini per MotoGp, ‘Notte Rosa‘, grandi eventi dei Comuni e dei privati aveva investito 685mila euro, pari al 44,2% del budget totale. Cifra difficile da ripetere per l’anno a venire a fronte di bilanci sempre più magri e Province, come ente pubblico in generale, sempre più a rischio di sparizione.
Un’operazione di riconquista, quella di Manca, che chiama in causa direttamente la Regione: “Non c’è nessuna competizione tra Imola e Misano. Poi certo, la Regione dovrà decidere cosa fare di Misano”, ha spiegato il sindaco seduto a fianco a Uberto Selvatico Estense, il gestore del “Ferrari” Formula Imola.
“Il Moto Gp ce lo teniamo noi. Abbiamo un contratto con Dorna Sports fino al 2016, con un accordo sulla possibilità di interromperlo nel 2014 – ha risposto Fabio Galli, assessore al Turismo della Provincia di Rimini – In ogni caso, almeno per altre due edizioni la corsa è blindata a Misano. Le suggestioni di Imola? Credo siano legittime, ma destinate a rimanere tali visto il contesto e lo stato delle finanze pubbliche”.
Dello stesso tenore l’offensiva del presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali che, a botta calda su Facebook, ha canzonato il sindaco di Imola (“Ho letto le dichiarazioni di Manca sull’intervento della Regione. Vi ricordate da piccoli quando chi non riusciva a vincere portava via la palla chiamava il cugino più grande per farsi giustizia? Ecco, uguale”); poi ha rincarato la dose: “Non risultano piani segreti tra Comune di Imola e Regione, ma non me ne stupirei, non mi stupisco più di nulla ormai. Misano non è solo un circuito – ha aggiunto – è un evento nell’evento, ha una sua storia, un’anima, genera un indotto fondamentale e riempie gli hotel. Per questo abbiamo fatto sacrifici in questi anni per sostenerlo. Con tutto il rispetto per Imola, loro non ha questo ambiente e questi motori”.
Una querelle tutta interna agli amministratori dello stesso partito che, col passare delle ore, assume sempre più una dimensione campanilistica e trasversale, tanto che alle cariche esecutive riminesi si affianca a Manca, il Pdl di Imola col capogruppo in Comune, Simone Carapia: “Invito il presidente di un ente che ha le ore contate a informarsi meglio sul circuito Enzo e Dino Ferrari con tutto il rispetto per Misano. Se Vitali gira il mondo e chiede di Misano forse qualcuno gli risponde, vorrei però che provasse con Imola e i risultati sarebbero totalmente diversi. Per ridare slancio all’autodromo – ha aggiunto – ci vogliono grandi eventi più che negozi e musei e allora chi governa la città faccia in modo di riportare eventi come il Moto Gp sul Santerno”.
Infine va registrata la posizione più sfumata del coordinatore del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, Andrea Cicchetti: “Ragioniamo di anno in anno, ma onoreremo il contratto e vogliamo che la Dorna resti a Misano. Il rapporto è talmente consolidato che per metterci d’accordo ci basta anche mangiare una piadina allo stesso tavolo”.
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"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
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Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".