Duecento migranti dimenticati. Finiti i milioni di euro erogati nell’ambito del progetto “Emergenza Nord Africa“, i volontari del consorzio di cooperative, che hanno gestito l’ex Cara di Falerna, hanno abbandonato il “Residence degli ulivi” dove ancora ci sono gli africani arrivati in Italia durante la Primavera araba. Da sei mesi, infatti, i richiedenti asilo occupano la struttura, ma per la prefettura di Catanzaro “non risultano ospiti stranieri a carico”. Migranti che, dopo essere stati un business per le associazioni di volontariato, oggi sono fantasmi per le istituzioni che con un “bonus di uscita” di 500 euro pro-capite pensavano di aver superato la fase dell’accoglienza. “Non c’è dubbio che tanta gente ci ha guadagnato”, spiega l’amministratore della società proprietaria degli appartamenti occupati dagli immigrati. “Ci hanno abbandonato. Se sto male non posso andare in ospedale – dice uno di loro – Ma non posso neanche tornare nel mio paese perché c’è la guerra e mio padre è stato già ucciso. Non mi resta che restare qui” di Lucio Musolino
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione