Vivace gazzarra sulle frequenze di Radio24, nel corso della trasmissione “La Zanzara”. Protagonisti della baruffa verbale: Angelo, un camionista barese già noto agli ascoltatori del programma, e Simone Furlan, fondatore dell’Esercito di Silvio. E’ proprio quest’ultimo ad annunciare l’iniziativa dei militi del Cavaliere: bloccare autostrade, ferrovie e camion che trasportano la benzina, in caso di inagibilità politica per Berlusconi. “Se il presidente Napolitano” – spiega Furlan – “con la sua saggezza e capacità di mediazione, non riesce a trovare il modo per dare agibilità politica a Berlusconi, non escludo che centinaia di migliaia di persone scenderanno in strada e metteranno in atto forme di protesta come quelle dei No Tav“. E aggiunge: “L’Esercito di Silvio ha ormai superato le centinaia di migliaia di iscritti. Abbiamo un sacco di autotrasportatori, di persone che guidano i treni, tantissimi che fanno i poliziotti“. Sprezzante la reazione di Angelo, collegato telefonicamente: “Ma cosa dovete bloccare? Siete quattro rincoglioniti. Se trovo sull’Adriatica o sull’A14 uno di voi, gli passo sopra e lo faccio tipo “pizzella””. Furlan controbatte e motiva la strombazzata protesta, scomodando l’emergenza democratica e la magistratura che avrebbe condannato “un uomo senza uno straccio di prova”. Il camionista di Bari ribadisce con termini coloriti la propria indignazione: “In galera deve andare Berlusconi”. “Il signore è il tipico comunista che ha l’odio dell’antiberlusconismo” – replica Furlan – “chi se ne frega di cosa pensa questo signore. Noi difenderemo fino in fondo Berlusconi con tutte le forme di protesta. Angelo vada a fanculo, è un comunista”. Non si fa attendere la risposta di Angelo, che commenta: “Vuoi un posto da ministro da Berlusconi? Per questo gli lecchi il c…? Ormai lui ha dato, è finita la cuccagna. Siete quattro cani che non fanno niente dalla mattina alla sera e sperano nel dio Berlusconi. Non avrai niente, Furlan. Un cane morto sei e un cane morto rimani” di Gisella Ruccia
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