Oggi la Commissione Crim (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro) ha approvato, con ventinove voti a favore e zero contrari, il testo finale da sottoporre al voto della plenaria nel prossimo ottobre (seconda sessione). Dopo 18 mesi di lavoro, finalmente il testo approderà in aula. Questo significa che il Parlamento Europeo fornirà le linee guida per un piano di contrasto globale delle mafie, delle organizzazioni criminali, della corruzione e del riciclaggio di denaro.
E’ un grande successo! Tra le misure che si chiedono: l’introduzione del reato di associazione mafiosa in tutti gli ordinamenti degli Stati membri; l’abolizione del segreto bancario; l’esclusione da gare d’appalto per aziende condannate con sentenza passata in giudicato per reati di criminalità organizzata, corruzione, riciclaggio; la confisca dei beni, anche attraverso misure di confisca in assenza di condanna, e il riutilizzo a scopi pubblici e sociali dei patrimoni confiscati; il reato di voto di scambio che contempli anche vantaggi immateriali; previsione di ipotesi di incandidabilità, ineleggibilità e decadenza da cariche pubbliche.
Nella relazione si chiedono anche dei codici di condotta molto più rigidi per i partiti politici (es. controllo del finanziamento pubblico ai partiti) e una maggiore protezione dei testimoni di giustizia. Siamo ormai ad un passo dall’armonizzazione delle norme a livello europeo. Sono molto orgogliosa di aver combattuto e insistito affinché il Parlamento Europeo, tramite un’apposita Commissione, affrontasse il pericolo mafie. E’ uno storico passo in avanti. Questo non è un testo che resterà nel cassetto: chi sarà eletto nella prossima legislatura, avrà il compito di portare avanti la nostra battaglia.