Mondo

Grecia, giovane ucciso da militante Alba Dorata. Proteste in tutto il Paese

Una lite per una partita di calcio si trasforma in una rissa per motivi politici: un 45enne iscritto al partito neonazista se ne va e torna con una quindicina di persone. La vittima (un rapper militante di sinistra) è stata accoltellata al cuore e alle costole. Il presidente Papoulias: "Sdegno"

Le aggressioni agli stranieri, poi le campagne contro gli omosessuali. Ora i neonazisti uccidono. Ad Atene un 34enne, rapper e militante di un gruppo di sinistra, è stato ammazzato a coltellate da un 45enne che secondo le forze dell’ordine appartiene ad Alba Dorata, il partito di estrema destra razzista e xenofobo che alle ultime elezioni ha raccolto il 7 per cento dei consensi e i cui appartenenti si atteggiano con forme paramilitari e si sono resi protagonisti negli ultimi mesi di numerosi episodi di violenza in particolare nei confronti di immigrati. A scatenare l’aggressione in seguito alla quale è morto Pavlos Fissas, che faceva parte del gruppo Antarsia, una banalità: la discussione in un bar a proposito di una partita di calcio di Champions League, Olympiakos-Paris Saint Germain. La lite è degenerata a causa delle opposte appartenenze politiche. L’aggressore ha lasciato il caffè, ma è poi tornato con una quindicina di persone (che dall’abbigliamento – è stato riferito – sembravano sostenitori di Alba Dorata: magliette nere e pantaloni con foggia militare) e ha aggredito Pyssas, accoltellandolo a morte. La vittima, un musicista hip hop noto come Killah P, ha rivelato il nome del suo assassino prima di spirare in ospedale: aveva almeno due ferite d’arma da taglio: una al cuore e un’altra alle costole. L’aggressore ha poi confessato non solo l’assassinio, ma anche la sua appartenenza ad Alba Dorata. Il portavoce Ilias Kasidiaris ha parlato di “crimine odioso” e ha negato un coinvolgimento del partito, minacciando querele. 

Alba Dorata: “Noi non c’entriamo”
La presa di distanze di Kasidiaris era giunta prima che la polizia confermasse che lo stesso aggressore si era identificato come un sostenitore di Alba dorata. A seguito della notizia è intervenuto un deputato del partito, Michalis Avranitis: “Sì, quest’uomo si è dichiarato membro di Alba dorata, secondo quanto emerge, ma Alba dorata ha un milione di sostenitori: se in un ristorante due idioti ubriachi litigano e qualcuno viene accoltellato dovremmo guardare alla loro ideologia e attribuire a quello la responsabilità?”. Dal governo sono giunte dichiarazioni di costernazione e inviti alla responsabilità. “Invitiamo tutte le forze politiche a porre fine al circolo vizioso di tensioni e violenza”, ha detto il portavoce dell’esecutivo, Simos Kedikoglou. Il ministro dell’Ordine pubblico, Nikos Dendias, ha invece affermato che “la democrazia ha bisogno di stabilità, coesione e responsabilità da parte di tutti” e si è detto “scosso dall’accaduto”, aggiungendo che l’uccisione, insieme ai recenti episodi violenti che coinvolgono Alba Dorata “mostrano nel modo più chiaro possibile le intenzioni del gruppo neo-nazista”. Nei mesi scorsi gli esponenti di Chrysi Avghì (nome greco di Alba Dorata) sono stati accusati diverse volte di attacchi violenti in diverse città della Grecia, perlopiù contro gli immigrati. I deputati del movimento hanno inoltre lanciato spesso insulti contro parlamentari di origine musulmana in Parlamento, definendoli agenti turchi. Spesso ci sono stati anche scontri e combattimenti fra sospetti membri del partito e attivisti antifascisti o sostenitori di gruppi di sinistra. Finora, tuttavia, erano stati registrati solo feriti.

Scontri in tutto il Paese, proteste contro i neonazisti
Nel frattempo in tutta la Grecia migliaia di persone sono scese nelle piazze per dimostrare contro l’omicidio del giovane rapper. Scontri tra polizia e dimostranti sono scoppiati durante una manifestazione antifascista nella zona Keratsini di Atene, vicino al luogo dell’omicidio. Poliziotti in tenuta antisommossa hanno sparato gas lacrimogeni e granate stordenti per disperdere la folla. Secondo i media locali, alcuni manifestanti hanno tentato di attaccare una stazione di polizia, hanno lanciato pietre e dato fuoco a cassonetti dell’immondizia per creare barricate nelle strade. Panos Kamenos, leader del partito di destra Greci indipendenti, è stato aggredito dai manifestanti quando ha tentato di visitare il luogo dell’omicidio. Sul posto, gli amici della vittima e alcuni residenti della zona hanno lasciato fiori e candele. Scontri sono scoppiati anche durante proteste antifasciste a Salonicco, Patrasso, Xanthi, Larissa e La Canea

Papoulias: “Sdegno per l’uccisione”
Il presidente della Repubblica Karolos Papoulias ha espresso il proprio “palese sdegno”. 
In un comunicato diffuso dal suo ufficio, il capo dello Stato chiede alla nazione di fare maggiori sforzi nella lotta contro il fascismo, sottolineando che “è tempo di assumersi le proprie responsabilità” e che è necessaria maggiore “risolutezza politica” per combattere “questo ripugnante fenomeno”. “E’ nostro dovere non lasciare spazio alcuno al fascismo, nemmeno un centimetro”. 

Il vice primo ministro Evangelos Venizelos ha accusato Alba Dorata di aver “superato ogni limite”. “La priorità del partito – ha dichiarato – è la violenza e per questo motivo Alba dorata deve essere trattata come un’organizzazione criminale”. Hannes Swoboda, presidente dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici al Parlamento europeo, ha chiesto di adottare misure forti contro la fazione. “L’odio apertamente xenofobo e neonazista di Alba dorata – ha detto – arriva fino all’omicidio di opponenti politici. È una cosa scioccante e intollerabile secondo tutti gli standard e soprattutto in un Paese dell’Ue”.

Amnesty: “Il governo dia una risposta forte”
Duro anche il commento di Amnesty International. “Violenze di questo genere, motivate politicamente – ha detto Jezerca Tigani, vice direttrice di Amnesty per Europa e Asia Centrale – sono inaccettabili in qualsiasi luogo e la storia ha dimostrato che hanno tristi conseguenze se non vengono controllate. Le autorità greche devono inviare un messaggio forte, facendo capire che attacchi come questo non saranno tollerati”.