Da anni a Taranto i bambini delle elementari studiano sui suoli inquinati vicino all’Ilva. Il sindaco-pediatra di Sel lo consente. Alcuni giorni fa però il Commissario alla Provincia ha ravvisato un rischio inaccettabile. E agli studenti della scuole medie superiori è stato vietato di trasferirsi proprio nell’edificio dove invece ancora oggi frequentano i bambini delle elementari. Tutto questo accade nel quartiere Tamburi di Taranto, dove un abitante su 18 ha il cancro.
A Taranto accadono cose incredibili: i ragazzi di scuola media superiore non devono studiare sotto le ciminiere. Ma i bambini di scuola elementare sì. E così i bambini vengono esposti a un rischio sanitario reputato inaccettabile per i ragazzi.
Come mai? Semplice. Le decisioni per le scuole elementari le prende il sindaco Ippazio Stefàno, pediatra eletto con l’appoggio di Nichi Vendola. Invece a decidere per le scuole medie superiori è il Commissario della Provincia di Taranto, Mario Tafaro, subentrato a Gianni Florido (PD), presidente della Provincia arrestato nell’ambito dell’indagine sull’Ilva.
Il tutto avviene nel quartiere Tamburi dove i bambini non possono toccare la terra e l’erba dei giardini perché è intrisa di diossina, piombo e PCB. Ma cerchiamo di capire cosa sta accadendo di nuovo in questi giorni. Il 15 settembre scorso sul quotidiano locale “Corriere del Giorno” sono apparsi alcuni stralci della relazione della dottoressa Maria Spartera (attuale dirigente all’ecologia della Provincia, commissariata dopo i noti avvenimenti) la quale – si legge sull’articolo – “sconsiglia al commissario Tafaro di dar luogo al trasferimento del Liceo Artistico Lisippo presso la scuola Deledda che si trova immediatamente a ridosso del centro siderurgico d Taranto”.
Fra le varie cose che si apprendono dalla lettura dell’articolo c’è anche il riferimento allo studio di Vds (Valutazione Danno Sanitario) redatto da Arpa Puglia secondo il quale, scrive la dottoressa Spartera, “anche quando si applicheranno le prescrizioni della nuova AIA, la probabilità aggiuntiva di sviluppare un tumore nell’arco dell’intera vita per esposizione agli agenti cancerogeni non scenderà sotto di 1:10.000 per la popolazione del quartiere Tamburi più vicina all’area industriale”.
Si legge inoltre nella suddetta relazione che “nel quartiere Tamburi si registra un aumento dell’incidenza di mortalità per alcuni tipi di cancro, legati alla cause di tipo ambientale, rispetto alla media regionale”. La dottoressa Spartera scrive che “l’esposizione della popolazione ad agenti nocivi e cancerogeni appare strettamente collegata alla distanza dall’area industriale e dallo stabilimento ILVA, in maniera inversamente proporzionale” e aggiunge che “via Grazia Deledda si trova praticamente a ridosso dello stabilimento siderurgico”. In particolare la dottoressa Spartera riferisce che “il giardino della scuola elementare sita in tale strada è proprio uno di quelli in cui sono stati riscontrati i superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC)”. Nell’articolo si fa riferimento alla contaminazione dei terreni del quartiere dovuta a “diossine, Pcb, Ipa, piombo e altri metalli”.
Il riferimento al piombo è importante. Infatti nei bambini vicino all’area industriale è stato riscontrato piombo nel sangue che, oltre che cancerogeno, è anche neurotossico, il che ha sollevato la preoccupazione di alcuni pediatri. Va detto che il Sindaco di Taranto, in quanto pediatra, ha tutti gli strumenti conoscitivi per valutare il rischio e l’impatto che tale situazione può avere sulla salute dei bambini. Il Sindaco è Ufficiale Sanitario ed è anche tenuto ad applicare il Principio di Precauzione sulla base dell’art.3-ter del Codice dell’Ambiente (il D.Lgs.152/06) che riguarda “tutti gli enti pubblici”, principio di Precauzione introdotto dall’articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, che regola la politica della comunità in materia ambientale. Ciò nonostante, fino ad ora il Comune di Taranto continua a mandare i bambini di scuola elementare a studiare sotto le ciminiere nel quartiere Tamburi.
Mentre la Provincia di Taranto ferma il trasferimento della scuola media superiore Lisippo in tale quartiere per ragioni di ordine sanitario. Due decisioni opposte nello stesso quartiere a rischio che dovrebbe essere bonificato. Ma le bonifiche non partono perché si è scoperto che non possono essere avviate senza individuazione della fonte inquinante. Una grossa falla di cui prima o poi qualcuno dovrà dare spiegazioni.