Beppe Grillo vuole vincere le elezioni con il Porcellum. Per poi abrogarlo. “Noi abbiamo già votato contro l’attuale legge elettorale in parlamento. Noi soli”, rivendica il leader del Movimento 5 Stelle, in un’intervista a Die Zeit pubblicata da Repubblica. “Io voglio abrogarla e introdurre il sistema proporzionale ma solo dopo aver vinto con il sistema attuale” pur ritenendolo “totalmente ingiusto”.
Nello stesso colloquio con la testata testata, il comico non risparmia critiche nei confronti dell’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani, colpevole di non averlo voluto incontrare durante il tentativo di formare un governo subito dopo le elezioni di febbraio. “Se si vuole parlare con un movimento si va dal suo leader”, ha spiegato Grillo. “Pier Luigi Bersani non lo ha mai fatto. È stata una mancanza di rispetto, perché noi, quanto a voti, siamo il maggior movimento italiano. Invece Bersani ha tentato di far passare dalla sua parte undici nostri senatori. E mette in discussione anche il ruolo dell’attuale segretario: “Il Pd non è guidato da Guglielmo Epifani, bensì dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano“.
Alla domanda se crede di poter governare da solo con il suo movimento, il leader M5S replica: “Ma certo! Noi presenteremo agli italiani già prima delle elezioni dieci-dodici candidati con un curriculum adeguato e il nostro programma, candidati che devono far parte del nostro governo. Non li nominiamo lì per lì come gli altri, che fanno ministri veline, massoni, e membri delle sette segrete”. E in chiave di politica europea, contesta l’attuale assetto dell’Unione, a suo dire egemonizzato da Berlino. “Noi siamo per l’Europa, ma questa Europa germanocentrica di oggi non mi piace”, ha precisato. “Non ho nulla contro i tedeschi, ma la Germania di oggi non ha nulla a che fare con la filosofia dei grandi pensatori europei”. “Il problema non è più l’euro, il problema è il debito“, ha proseguito Beppe Grillo. “Noi paghiamo ogni anno 100 miliardi di euro per il nostro debito, e questo svuota qualunque progetto economico si persegua. Proporrò di rinegoziare il debito italiano. Gli eurobond mi sembrano un’idea che si concilia con l’Europa che immagino, cioè con l’idea della solidarietà”.