Arrestati a Roma due anarchici accusati di aver compiuto 13 attentati nella capitale. L’operazione antiterrorismo è stata guidata dai carabinieri del Ros e da quelli del Comando provinciale di Roma, che stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di persone appartenenti alla struttura eversiva Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale).
Gli indagati sono accusati di una serie di attentati e danneggiamenti ai danni di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche di Enel ed Eni, compiuti in provincia di Roma negli ultimi tre anni. L’accusa è, tra l’altro, di “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico”.
Ai due – entrambi residenti nella zona dei castelli Romani e incensurati – sono stati contestati anche i reati di concorso in “atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi”, incendio, furto aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose. Nello stesso contesto sono in corso delle perquisizioni, sempre nell’hinterland della capitale, nei confronti di altre tre persone.