Oggi ascoltando il videomessaggio di Silvio Berlusconi mi sono risentito un ragazzino. Sono tornato 18enne. Per qualche minuto ho rivissuto il 1994. Silvio mi ha riportato all’Italia di Arrigo Sacchi, a quelle notti dei mondiali Usa con Antonio Conte e Roberto Donadoni al centrocampo, Baggio in attacco e Gianluca Pagliuca in porta. Mi ha emozionato quello “scendiamo in campo”: mi è risuonato alle orecchie come la sigla del carosello che mi riporta ogni volta all’infanzia. Il cavaliere stasera ha inventato la macchina del tempo: ci ha fatto rivedere Antonio Di Pietro con la toga accanto a Gherardo Colombo, Ilda Boccassini e Saverio Borrelli.
Eccomi da poco diplomato, senza cellulare, a bordo della mia Fiat Panda, senza un lavoro, con i sogni in tasca. Ho risentito oltre alla voce ferma del cavaliere anche quella di Pippo Baudo e Anna Oxa al quarantaquattresimo festival di Sanremo vinto da Aleandro Baldi e Andrea Bocelli. Ho rivisto “Il Postino” di Troisi scorrere davanti ai miei occhi.
“Meno tasse”, ha detto Berlusconi: ricordo che mio padre e qualche amico anche nel 1994 ci avevano creduto. Ma allora ci risiamo, che bello, ho ancora 20 anni: tutta una vita davanti. Forse stavolta ce la facciamo. Berlusconi parla di una Sinistra “che è rimasta la stessa Sinistra del risentimento, dell’invidia e dell’odio”: evviva, c’è ancora la Sinistra. C’è la festa dell’“Unità” con Raoul Casadei e le bandiere rosse. Non è un sogno, è la realtà: sullo schermo della mia televisione, una Philips della fine degli anni Ottanta, scorrono le immagini di Berlusconi in doppiopetto che mi parla della “bandiera di Forza Italia, della vittoria dell’amore, di un movimento che difende i valori della famiglia, della vita, della tradizione cristiana”. Non posso crederci: “Scendi in campo anche tu”. E’ lo stesso slogan. E l’inno? “Per fortuna che Silvio c’è….”.
Straordinario: stasera esco con gli amici altro che pensare al lavoro. E’ il 1994. Ho 18 anni e un mondo davanti e quest’uomo potrebbe davvero cambiarmi la vita. Al Tg sul primo canale, la conduttrice Francesca Grimaldi, ha appena trasmesso le immagini dell’udienza del mercoledì di Giovanni Paolo II. Vedo scorrere sullo schermo anche i volti di Guglielmo Epifani, di Massimo D’Alema, di Rosy Bindi: parlano di Berlusconi. Mia madre stasera ha già programmato di vedersi “Superkaraoke” di Fiorello su Italia Uno mentre mio padre vedrà l’Inter di Walter Zenga e Riccardo Ferri. Su Rete Quattro stanno ancora trasmettendo il videomessaggio di Silvio Berlusconi, sono le ultime parole: “Viva l’Italia, viva Forza Italia”. Benvenuti nel 1994. Benvenuti nell’Italia dove non cambia mai nulla.