Parma, residenti contro multe antibivacco. Flashmob con patatine al Battistero
Dopo le prime multe da 50 euro a due ragazzini in scena la protesta. Un centinaio di parmigiani “armati” di yogurt e bottigliette d'acqua pasteggiano sui gradini del monumento. L'iniziativa organizzata via Facebook da una consigliera Pd che precisa: “L’evento non è targato politicamente”
Yogurt e acqua consumati sulle scale del
Battistero di Parma per protestare contro l’ordinanza antibivacco del sindaco
Federico Pizzarotti. Un
flashmob con famiglie, giovani e bambini, che per qualche minuto si sono seduti sui gradoni del monumento armati di patatine, gelati, yogurt e bibite, per poi rialzarsi lasciando tutto immacolato. Un centinaio di persone giovedì sera si sono date appuntamento davanti a uno dei principali monumenti cittadini, dove da quest’estate, per effetto del
provvedimento firmato Cinque stelle, è vietato sedersi e consumare cibo e bevande. L’idea della protesta simbolica è nata dopo gli ultimi due casi di multe comminate dai vigili urbani ad alcuni minorenni pizzicati con yogurt e bottigliette d’acqua proprio in piazza Duomo, sulle sedute del Battistero. Un
conto di 50 euro per un gesto innocuo, che ha indignato la città e sollevato un polverone in consiglio comunale.
L’ordinanza che interessa anche i gradini del Teatro Regio, il Municipio e la Pilotta, e che ha l’obiettivo di preservare dal degrado i più importanti monumenti della città, aveva già sollevato alcune polemiche quando era stata presentata, ma le multe sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il consigliere comunale Massimo Iotti (Pd) in consiglio comunale ha invitato il sindaco a correggere il tiro: “Sono provvedimenti fuori misura – ha attaccato – non vorrei che questa città fosse associata alla Treviso di Gentilini, questo clima di controlli sta portando a una fortissima repressione, anche a livello degli esercizi commerciali, perché qualsiasi cosa da asporto è punibile con giorni di chiusura. Siamo andati oltre al limite per una città che vuole essere accogliente”.
Pizzarotti ha promesso che incontrerà i ragazzi multati e che presto sarà modificato il regolamento di sicurezza urbano in cui saranno chiariti gli aspetti dell’ordinanza, ma non ha fatto passi indietro: “Nei toni non sono mai voluto apparire come un sindaco sceriffo, ma per mesi ci siamo detti che c’erano zone con rifiuti e bivacchi. Il provvedimento interessa i fiori all’occhiello della città, dove andava riportato l’ordine e la situazione in questi mesi è migliorata. L’obiettivo è quello di porre un freno alla maleducazione di chi getta cartacce, lattine o bottigliette, sulle scale dei più importanti monumento storici di Parma conosciuti in tutto il mondo”.
Le spiegazioni del primo cittadino però non hanno frenato la protesta e qualche giorno dopo il consiglio è andato in scena il primo flashmob organizzato da Caterina Bonetti, giovane esponente del Pd che però tiene a sottolineare che “l’evento non è targato politicamente”. “Parma città ‘light’: anche uno yogurt può essere multato pare… e noi ci mangiamo su” si legge nell’iniziativa lanciata su Facebook, che sul social network ha raccolto oltre 200 adesioni, anche se virtuali. In un centinaio invece si sono ritrovati davvero, muniti, come da istruzioni, “del proprio alimento preferito da consumare rigorosamente seduti”. Unico obbligo, quello di lasciare tutto pulito alla fine della manifestazione, in modo da dimostrare al sindaco che ci può essere civiltà anche mangiando o bevendo sui gradini di un monumento. Il Battistero “occupato” è stato il primo passo della protesta cittadina contro l’ordinanza antibivacco dei Cinque stelle, destinata a continuare anche nei prossimi giorni: sabato ne è prevista un’altra sui gradini del Teatro Regio.