Da un lato Silvio Berlusconi è un uomo che “distrugge” chi gli sta accanto, dall’altro, l’ex premier non ha nulla da temere sulle eventuali rivelazioni di Gianpi Tarantini, che lo vede ancora come un “padre” e un “amico”. È la versione di Nicla Devenuto, 35 anni, moglie di Tarantini. L’abbiamo incontrata di fronte al portone di casa, un distinto palazzo nel cuore dei Parioli, per capire se anche Tarantini, come ventilato – salvo fare marcia indietro – da Valter Lavitola, ha intenzione di presentare memoriali o rivelare qualcosa sull’ex premier. “Lavitola è quello che è… è un brutto personaggio, anzi, neanche brutto, è un personaggio molto ambiguo, ho avuto a che farci…”

Dagli atti d’indagine pareva che foste amanti…
No, le assicuro che non rientrava nel mio target di persone da frequentare. Ci ha portato dei guai tremendi.

Le dichiarazioni di Lavitola nei giorni scorsi sembravano un segnale a Berlusconi. O no?
Saranno fatti suoi.

Negli ambienti politici si vocifera: se parlano Lavitola e Tarantini, per Berlusconi, sono guai. L’ex premier deve temere che Gianpi dica qualcosa di inedito?
Ma che è matto? E poi mica Gianpi, con Berlusconi, aveva lo stesso rapporto di Lavitola. L’ha conosciuto, si sono frequentati un inverno, insomma per un po’ e poi ha perso tutta la sua vita… E poi Gianpi non ci ha mai fatto affari insieme.

Ma voleva farli. Con la Protezione civile e Finmeccanica.
Conosci un amico che può darti una mano…E poi non gliel’ha data…Per Gianpi era un padre…

Era il presidente del consiglio. Per Gianpi è ancora un amico?
Lui l’ha sempre visto come un amico.

Tra Lavitola e Gianpi chi ci ha rimesso di più?
Beh, anche Lavitola ha i suoi guai.

Ora come vivete?
Io lavoro come avvocato, in uno studio legale civile e societario, mio marito fa il ‘mammo’. Fino a quattro anni fa avevamo una vita normale.

E da Berlusconi non v’aspettate alcuna gratitudine?
Della gratitudine di Berlusconi ne avrei sempre fatto volentieri a meno. Se tornassi indietro, a mio marito, consiglierei di comportarsi diversamente.

Quanto paga d’affitto per questa casa?
È di una mia amica. Non paghiamo nulla. Stiamo anche andando via… Deve venire ad abitarci lei…

Ora vivete solo con il suo stipendio da avvocato?
Un avvocato può guadagnare mille euro oppure ventimila.

Berlusconi vi aveva promesso 500mila euro: ricevuti?
Neanche un centesimo. Niente. Intanto io sono finita in carcere, tre giorni e tre notti a Poggioreale, poi il tribunale del riesame ha deciso che non me lo meritavo. E nel frattempo voi giornalisti mi avete distrutto. Mi sono laureata a 23 anni con 110 e lode, a 25 anni ero già avvocato, ho sempre lavorato, sono cresciuta in una famiglia per bene. Non meritavo tutto questo.

Quei soldi doveva darveli Lavitola… In cambio Gianpi doveva mentire dinanzi ai magistrati per tutelare Berlusconi.
Gianpi, quello che doveva dire ai magistrati, l’aveva già detto un bel po’ di anni prima. E poi quei soldi non sono mai arrivati. E le dirò di più: chi li vuole!

Erano il prezzo delle menzogne ai pm.
No. Erano un aiuto per mettere su un’azienda… Poi, le modalità, sono state quelle di Lavitola…

Che non ve li ha dati.
Se li è tenuti lui. Può tenerseli e spenderli tutti in medicine.

Gianpi non ha più nulla da dire, quindi, ai magistrati?
Non ha più nulla da dire.

Berlusconi non s’è fatto più sentire? Nessuna notizia recente?
Non lo so e non mi interessa. Più gli stiamo lontano e meglio è. Anche se involontariamente, Berlusconi distrugge le persone che gli sono vicine.

Sta dicendo che vi ha abbandonato?
Ma guardi come sta messo! Ha più guai Berlusconi di Gianpi, vuole che stia pensando a noi? E poi: tutto quello che poteva succedere è successo, ci sono andata di mezzo pure io… 

Per colpa di chi?
Superficialità nostra, che non abbiamo valutato bene chi avevamo davanti, ma è dura dover spiegare ai nostri figli quello che è successo. La serenità dei figli è lo specchio di una famiglia. Gianpi ha pagato in maniera sproporzionata: ha perso tutto, non ha più niente, non ha un soldo, non ha un lavoro, non ha le sue aziende… Mio marito l’hanno massacrato tutti. Definito come un pappone…

Ci dica un pregio di Gianpi e lo scriviamo.
È un padre meraviglioso ed è una persona generosa.

Però le donne a casa di Berlusconi le portava.
Ma Berlusconi non aveva bisogno di Gianpi! Quando frequentava le olgettine, Gianpi dov’era? Lui andava a cena, Berlusconi gli diceva porta qualche amica… Ha fatto i suoi errori, ma non è che facesse il pappone di mestiere, lui faceva l’imprenditore…

Dal Fatto Quotidiano del 21 settembre 2013

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