“Tra il 2010 e il 2050, il numero totale di anziani con esigenze di tipo assistenziale è destinato a triplicare, passando da 101 a 227 milioni di persone”. E’ quanto emerso dal Rapporto mondiale Alzheimer 2013, presentato in occasione della 20esima Giornata mondiale Alzheimer, “Con l’invecchiamento della popolazione mondiale – si legge nel testo – il sistema tradizionale di ‘cure informali’ da parte della famiglia, amici e comunità in genere, necessiterà di maggiore supporto. In tutto il mondo, il 13% degli over 60 richiede assistenza a lungo termine. Attualmente questa è destinata in prevalenza a persone affette da demenza, e l’80% degli anziani nelle case di riposo convive con la malattia. Il costo globale supera i 600 miliardi di dollari, ovvero circa l’1% del PIL mondiale”.
La presentazione si è svolta a Milano ed è stata fatta dal direttore esecutivo dell’Alzheimer’s Disease International, Marc Wortmann, e dal presidente della Federazione Alzheimer, Gabriella Salvini Porro. Dal Rapporto emerge la necessità di chiedere “ai governi di tutto il mondo di fare della demenza una priorità, grazie all’implementazione di piani nazionali e all’avvio urgente di dibattiti nazionali sugli accordi futuri per l’assistenza a lungo termine”. Il Rapporto precisa, inoltre, “la necessità di una maggiore attenzione per mantenere e migliorare la qualità della vita aiutando chi ne è colpito e le rispettive famiglie a vivere bene con la demenza. Sono necessari finanziamenti dieci volte superiori per dare nuova linfa al lavoro di prevenzione, trattamento e assistenza della demenza”. Il dottor Paul Zollinger-Read, Chief Medical Officer della compagnia di assicurazioni Bupa, lancia un appello “ai governi di tutto il mondo affinché la demenza sia considerata una priorità sanitaria nazionale”.
A chiedere un maggiore intervento dello Stato sull’argomento è stato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Questo Paese aspetta da due anni l’approvazione del piano finanziario per l’Alzheimer: il mio messaggio è un appello perché questo possa accadere al più presto e possano ripartire i finanziamenti per i punti di riferimento che mancano alle famiglie e ai malati”. Il governatore ha parlato della vicenda dei malati di Alzheimer nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo ospedale di Prato. Rossi ha colto l’occasione per lanciare l’appello, ricordando che la settimana scorsa un’anziana affetta da quella sindrome è morta probabilmente uccisa dal marito.