Dopo Lucio Dalla e Chet Baker, le stelle collocate sul marciapiede del centro storico saranno quelle dedicate a Ella Fitzgerald e Henghel Gualdi. Il Festival, ideato da Paolo Alberti e Gilberto Mora, animerà sabato 21 settembre le strade della città
Sabato 21 settembre, con breve anticipazione il 20 alla cantina Bentivoglio e al Bravo Caffé, il centro città diventerà un autentico jazz club, gratuito e all’aperto, dalle 17 a mezzanotte. L’idea, come ogni anno, è quella di legare i personaggi memorabili di Bologna ai luoghi memorabili che hanno frequentato. Per molto tempo via Caprarie è stata il crocevia del jazz internazionale in città per la presenza al civico 3 del Disclub di Alberto Alberti. E via Caprarie risponde anche nel 2013 all’appello trasformandosi nell’Hollywood Boulevard del Jazz bolognese. Proprio nel Quadrilatero verranno ricordati i divi che l’hanno attraversata, collocando sul marciapiede, dopo la stella in marmo dedicata a Lucio e quella al trombettista statunitense, quelle di Henghel Gualdi ed Ella Fitzgerald.
“Lo scorso anno avevamo chiesto al pubblico dei social network di votare alcuni protagonisti indiscussi della scena mondiale che si erano esibiti a Bologna”, ha spiegato Alberti, “Tra i primi era arrivata the First Lady of Song, Ella Fitzgerald, considerata una delle migliori e più influenti cantanti jazz della storia. Ci è sembrata non solo una scelta giusta ma anche una bellissima occasione per ricordare tutte le interpreti femminili dello swing”. La Fitzgerald, tra l’altro, venne a Bologna nel lontano 1953 al Teatro Duse dove si esibì in un grande concerto insieme a Oscar Peterson.
L’omaggio con la stella del cuore dei bolognesi, invece, va al più grande clarinettista italiano: Henghel Gualdi. Il “Benny Goodman italiano” nato a Correggio ma cresciuto a San Martino in Rio, dopo una straordinaria carriera è scomparso nel 2005 nella sua casa di Bologna. Henghel Gualdi ha suonato tra gli anni sessanta e ottanta con Rex Steward (trombettista di Duke Ellington), Chet Baker, Count Basie, Sidney Bechet, Lionel Hampton, Gerry Mulligan e Louis Armstrong.
La star in carne ed ossa di questa edizione sarà invece Renzo Arbore che sabato 21 si esibirà in piazza Santo Stefano con il gruppo storico della Guido Pistocchi Dixieland Band. Sempre sabato in piazza Re Enzo Dena De Rose con il suo gruppo celebrerà Ella Fitzgerald, mentre l’omaggio a Henghel Gualdi vedrà la presenza dell’Andrea Ferrario Quartet in piazza De Celestini.
“Il nostro non è un festival jazz”, ha spiegato Alberti, “ma un evento sociale. Noi non abbiamo 100mila dollari per un grande nome americano, il concerto jazz da tutto esaurito lo faranno a Torino, Roma, Milano. Qui invece vogliamo riappropriarci del centro storico. Viverlo al ritmo di jazz, sorseggiando un bicchiere di vino, all’aria aperta con gli amici”.
La manifestazione è sostenuta dalle Fondazioni Bancarie bolognesi, dalla Camera di Commercio, dall’Ascom, dall’APT, da Confesercenti, dalla Fiera di Bologna e da alcuni sponsor privati “Amici della Strada del Jazz”: “Senza l’aiuto e la convinzione dell’assessore Lepore (assessore al marketing urbano e non alla Cultura, n.d.r.) non saremmo qui”, ha aggiunto, “l’evento al Comune non costa nulla ed ha un grande ritorno di pubblico”.
Come per le precedenti edizioni la Street Dixieland Jazz Band si esibirà in piccoli concerti itineranti, ma l’obiettivo è quello di allargare il numero dei partecipanti alle esibizioni: “Potremmo spalmare la kermesse su più giorni il prossimo anno, facendo suonare gruppi jazz composti da giovanissimi che non trovano luoghi dove esibirsi durante l’anno”.
Tutte le info www.lastradadeljazz.it